L’educazione al genere mira ad analizzare l’insieme degli stereotipi che definiscono le appartenenze femminili e maschili, con l’obiettivo di destrutturare rappresentazioni, ruoli sociali e modelli normativi che impongono un’idea di genere schematica e rigida.
Secondo questa prospettiva, siccome il maschile e il femminile esprimono una pluralità, il genere è lo spazio aperto e libero della progettazione di sé.
Secondo questa prospettiva, inoltre, lavorare sul genere significa agire su modelli che sono transculturali e tenere presenti simultaneamente tutte le possibili declinazioni della differenza, nella libertà di reinventarsi giocando creativamente con i propri limiti.
L’obiettivo finale dell’educazione al genere è stare bene con la propria identità, qualsiasi sia la propria soggettività.
L’educazione al genere è una forma di prevenzione della violenza di genere nella misura in cui il suo principale obiettivo è quello di interrogare il rapporto tra identità/differenze/relazioni di genere e stereotipi culturali e di favorire l’assunzione di modelli antiviolenti di identificazione e di relazione.