Diemud

Varianti del nome: Diemoth, Diemout, Diemuth, Diemude, Diemundis

Ambito di attività: Wessobrunn 1057-1130

Qualifica: Calligrafa - Miniatrice

Periodo: Antichità e Medioevo 

 
 
Bibliografia
  • J. W. Bradley, A dictionary of miniaturists, illuminators, calligraphers, and copysts..., vol. I, London 1887, p. 283
  • G. Hager, Die Bautatigkeit u. Kstpflege im Kloster Wessobrunn, 1894
  • Wattenbach, Schriftwesen, p. 433 ff.
  • Geschichtsquellen, p. 445
  • G. Swarzenski, Regensb. Buchmalerei, pp. 55, 130
  • Salzburg. Malerei, p. 62 f., tav. 73 ff.
  • L. Eckenstein, Woman under Monasticism, Cambridge 1896, pp. 236-237
  • G. Swarzenski, Voce, in Allgemeines Lexicon der Bildenden Kunstler von der Antike bis zur Gegenwart, vol. IX, a cura di U. Thieme- F. Becker, Leipzig 1913, pp.235-236
  • G. Greer, Le tele di Penelope: le donne e la pittura attraverso i secoli, Milano 1980 (ed. originale 1979), pp. 158-159
  • K. Petersen- J. J. Wilson, Donne artiste. Il ruolo della donna nella storia dell’arte dal medioevo ai nostri giorni, Roma 1978, in particolare pp. 13, 106 nota 7
  • D. Gaze, Dictionary of Women Artists, I, pp. 8-9
 
Biografia

Miniaturista, calligrafa e monaca nel monastero bavarese di Wessobrunn dove lavorò assiduamente dal 1057 al 1130. Produsse circa quarantacinque manoscritti, descritti da un monaco anonimo del XVI secolo, contraddistinti da lettere iniziali estremamente ornate e da una scrittura minuscola di grande eleganza. Nella lunghissima lista di opere assegnate al suo lavoro di copista, risultano cinque Messali (uno dei quali probabilmente commissionato dal vescovo di Treviri), due Bibbie, molte omelie e altri manoscritti.
Secondo Petersen e Wilson gran parte dell’opera di Diemud è andata dispersa. Anche se sono emersi diversi manoscritti che riportano il nome "Diemud", estremamente comune in età medievale, questi non sarebbero riconducibili alla monaca di Wessobrunn (Gaze).