Ambito di attività: Bologna XVIII sec.
Qualifica: Pittrice - Incisora
Periodo: XVII a XIX secolo
La famiglia di Maria Teresa era originaria di Norimberga: il nonno dell’artista, infatti, era Cristoforo Lederer che, stabilitosi a Bologna nella prima metà del XVI secolo e mutato il cognome in Coriolano, aveva illustrato con xilografie le Vite del Vasari e l'Ornitologia di Ulisse Aldrovandi ( 1539).
Il padre di Teresa, Bartolomeo (Bologna 1599 ca. -1676 ca.), fu altrettanto celebre: allievo di Valesio, insieme con il fratello Giovan Battista, e di Reni, eccelse soprattutto nella tecnica incisoria a chiaroscuro (di origine cinquecentesca), e venne insignito nel 1630 da Urbano VIII del titolo di Cavaliere di Loreto.
Secondo Crespi Teresa fu "...condiscepola della Muratori, ed apprese i principi della pittura dalla Sirani". Attiva sia come pittrice che come incisore, dovette svolgere un'attività discretamente prolifica: i dipinti citati dai biografi erano infatti destinati ad una committenza non solo bolognese ma anche modenese e romana. Interessante la notizia di Giordani riguardo alla esposizione in pubblico delle opere della pittrice, fatto non ben chiaro nelle dinamiche e nel suo reale significato, ma che proverebbe comunque una notevole fortuna, in vita, della Coriolano. Così per lei come per le altre allieve della Sirani, l'astro della pittrice finisce per accaparrarsi l'intero monopolio della critica - ad iniziare dal Malvasia - tanto da far quasi completamente dimenticare le molte valide allieve che sul suo modello si erano formate.
M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 127, f. 337, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio .
“Maria Teresa Coriolano
Nata li 29 aprile 1676 (?)
Bolognese, figlia di Bartolomeo, che intagliò tante belle opere di Guido Reni, allevata nel disegno dal padre perfezionossi nella pittura sotto quella gran donna Elisabetta Sirani. Vedi l'Orlandi fol. 413
Malvasia parte quarta fol. 487. Notizie Carrati fol. 127. Fiorì nel 1680. Abecedario pittorico dell'Orlandi c. 470 Venezia 1753 in Q°. Macchiavelli donne bolognesi illustri. Ms Zanetti tiene presso di sé di sua mano un quadro del Figliuol Prodigo, uno con S. Francesco, o sia un S. Ignazio e molte altre sue opere e dissegni.
Dipinse al Senatore Sampieri un quadro con S. Girolamo e varie Madonne a diverse persone:
alle monache di S. Cristina
al Dottor Guizziardini,
al Desiderio,
al Chiesa,
al Caparenghi, una Concezione della B. Vergine
Roma, un quadro con Gioseffo il casto con la moglie di Putifarre
Modena, una Madonna della Rosa et un crocefisso e molte altre opere sue, e disegni sono appresso altre persone, oltre li ritratti assai bene colpiti al naturale, et ancora dipinti a mente.
Stampa, Vergine S.ma seduta che si vede fino alle ginocchia tenendo il Divin Bambino ad acquaforte, in Manuel. tom. 3 fol. 260
l’Orlandi Abecedario Pittorico di edizione di Bologna 1704 pag. 352
altra di Bologna, 1719 p.404
" " Napoli, 1733 p.413
" " Venezia, 1753 p.470
" " Napoli, 1763 p.413”
Ms. Zanetti tiene presso di sé di sua mano un quadro del figliuol prodigo, uno con S. Francesco, o sia S. Ignazio e molte altre sue opere e disegni.
Dipinse al senatore Sampieri un quadro con S. Girolamo e varie Madonne a diverse persone:
alle monache di S. Cristina
al Dottor Guizziardini,
al Desiderio,
al Chiesa,
al Caparenghi, una Concezione della B. Vergine
Roma, un quadro con Gioseffo il casto con la moglie di Putifarre
Modena, una Madonna della Rosa et un crocefisso e molte altre opere sue, e disegni sono appresso altre persone, oltre li ritratti assai bene colpiti al naturale, et ancora dipinti a mente.
Stampa, Vergine S.ma seduta che si vede fino alle ginocchia tenendo il Divin Bambino ad acquaforte, in Manuel. tom. 3 fol. 260
(da Oretti)