Corinzia

Varianti del nome: Dibutade


Ambito di attività
: Corinto VII-VI sec. a.C.


Qualifica
: Pittrice


Periodo
: Antichità e Medioevo 

 
 
Bibliografia
  • Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, ed. a cura di G. B. Conte - G. Ranucci, Torino, Einaudi, 1988, 35, 131
  • R. Borghini, Il Riposo, Firenze 1584, ed. a cura di M. Rosci, Milano 1967, p. 255
  • Franciscus Iunius, De Pictura Veterum libri tres, Amsterdam 1637, fol 55 (citato da Orlandi)
  • P. A. Orlandi, Abecedario Pittorico, Bologna 1719, p. 20
  • P. A. Orlandi, Abecedario Pittorico, Venezia 1753, p. 9
  • Voce Bùtade in Enciclopedia Italiana, Treccani, 1930
  • V. Schmidt-Linsenhoff, Dibutadis, die weibliche Kindheit der Zeichenkunst, in “Kritische Berichte”, 24, 1996, 4, pp. 7-20
  • F. Frontisi-Ducroux, “La fille de Dibutade”, ou l’inventrice inventée, in “Cahiers du Genre”, 2007, 2, no. 43, pp. 133-151
  • P. Walter, Au sujet de l’histoire du potier Butadès de Sicyone. Commentaires sur les origines préhistoriques de l’art, in Inventer la peinture grècque antique, 2011, pp. 21-27
 
Biografia

Figlia del coroplasta Bùtade di Sicione, secondo il racconto di Plinio il Vecchio, era una vergine che a Corinto tracciò sul muro il profilo dell’amato, seguendo il contorno dell’ombra proiettata dalla luce di un lume. Inventrice dell’arte della pittura, a lei si deve la realizzazione del primo ritratto, che il padre avrebbe poi modellato con l’argilla (Plinio, 35,131). In passato identificata con il nome errato “Dibutade”, semmai da indentificare con il padre, rimane anonima e figura del tutto leggendaria.