Cattaneo Maria

Varianti del nome: Maria Michis Cattaneo


Luogo di nascita: Milano


Data di nascita: 27 settembre 1833


Luogo di morte: Milano


Data di morte: 4 dicembre 1901

 

Ambito di attività: pittura


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XIX secolo (seconda metà dell’800)

 

 
 
Bibliografia

- Seconda Esposizione Nazionale di Belle Arti diretta da un comitato eletto dalla regia Accademia di Brera, catalogo della mostra all’Accademia di Belle Arti di Brera, 26 agosto – 7 ottobre 1872, Società cooperativa fra tipografi, ecc., Milano 1872 (leggi qui)

- F. Protonotari (a cura di) Nuova antologia di lettere, scienze ed arti, vol. 21, Direzione della nuova antologia, Firenze 1872 (leggi qui)

- Milano e l’Esposizione Italiana del 1881, cronaca illustrata della esposizione nazionaleindustriale ed artistica del 1881, Fratelli Treves, Milano 1881 (leggi qui)

- Pietro Michis, in «La commedia umana», a. III, 31 luglio 1887, Editore E. Sonzogno, Milano (leggi qui)

- A. De Gubernatis, Dizionario degli Artisti Italiani Viventi. Pittori, scultori e architetti, Coi Tipi dei Successori Le Monnier, Firenze 1889 (leggi qui)

- R. Accademia di Bella Arti di Brera. Prima esposizione triennale, catalogo della mostra all’Accademia di Belle Arti di Brera, Arturo De Marchi, Milano 1891 (leggi qui)

- A. De Gubernatis, Piccolo dizionario dei contemporanei italiani, Forzani e C. Tipografi del Senato, Roma 1895 (leggi qui)

- A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Luigi Patuzzi Editore, Milano 1962

- M. Di Giovanni, L. Giordano, A. Sartori, Pavia, cent'anni di cultura artistica, catalogo della mostra ai Civici Musei del Castello Visconteo, aprile-giugno 1976, Electa, Milano 1976

- G. Ginex, La meraviglia della natura morta 1830-1910. Dall’Accademia ai maestri del Divisionismo, catalogo della mostra alla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, 24 settembre 2011 – 19 febbraio 2012, Skira, Milano 2011

 

 

 
Biografia

Maria Cattaneo nasce a Milano nel 1833. Sin da bambina si dedica allo studio della pittura sotto la direzione del padre e del pittore Angelo Rossi (1881-1967). Scrive Angelo De Gubernatis: «Il padre e il maestro seppero infondere nell'animo della giovanetta una venerazione profonda per l'arte, e specialmente per la pittura dei fiori»31, tema che accompagnerà la carriera dell’artista.

Nel 1868, Cattaneo sposa il pittore milanese esponente del romanticismo storico Pietro Michis (1836-1903) e, influenzata dal compagno, si apre a soggetti storici e famigliari. Inoltre, ora la collaborazione artistica tra i due è così stretta che diventa difficile distinguere le diverse mani nei dipinti che creano insieme.

La carriera artistica di Maria Michis Cattaneo decolla con il premio ottenuto all’Accademia di Brera al concorso Girotti, «premio che fu solo un attestato di onore, non potendo la Cattaneo pretendere alla parte materiale del premio stesso perché, non allieva dell'Accademia». All’Esposizione Nazionale di Parma del 1870 ottiene una medaglia di bronzo e a quella di Firenze del 1871 una medaglia d'argento. Partecipa attivamente anche alle esposizioni di Genova, Milano e Torino, presentando opere che spaziano dalla pittura di fiori a scene di genere. La sua presenza costante in queste manifestazioni le conferisce una notevole visibilità, e nel 1874 è nominata socia onoraria dell'Accademia di Brera e l’anno seguente anche dell'Accademia di Urbino, riconoscimenti di prestigio all’epoca raramente concessi a una donna.

Continua a esporre con successo in varie mostre nazionali e internazionali, guadagnando medaglie e premi. La sua produzione artistica include nature morte, dipinti di fiori, soggetti storici e scene di genere, «quadri che alla leggiadria, alla grazia, e alla gentilezza del soggetto, accoppiano una rara perfetta esecuzione, un bel colorito, un'armonia d'insieme che li rende simpatici, e li fa ad un tempo ammirare e comprare»

Maria Michis Cattaneo muore a Milano nel 1901 ed è ricordata ancora come «fortissima pittrice di fiori e di frutta»34 dall’«elegante, fresco, abilissimo pennello»