Bisi Fulvia

Luogo di nascita: Milano


Data di nascita: 24 dicembre 1818


Luogo di morte: Milano


Data di morte: 15 luglio 1911

 

Ambito di attività: pittura


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XIX secolo

 

 
 
Bibliografia

- A. Caimi, Delle arti del disegno e degli artisti nella provincia di Lombardia dal 1777 al 1862, Luigi Di Giacomo Pirola, Milano 1862 (leggi qui)

- L. Malvezzi, Le glorie dell'arte lombarda, Stabilimento Tipografico Ditta Giacomo Agnelli, Milano 1882 (leggi qui)

- V. Bignami, La pittura lombarda nel secolo XIX, Tipografia Capriolo e Massimino, Milano 1900 (leggi qui)

- G. Nicodemi, G. Bezzola, La Galleria d’Arte Moderna. I dipinti, vol. I, Edizioni d'arte Emilio Bestetti, Milano 1935

- A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Luigi Patuzzi Editore, Milano 1962

- A. Ottino Della Chiesa, Giuseppe Bisi, in «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. 10, Istituto dell'Enciclopedia italiana, Roma 1968 (leggi qui)

 
Biografia

Fulvia Bisi nasce nel 1818 a Milano. È figlia d’arte: il padre, infatti, è Giuseppe Bisi (1787- 1869), pittore e maestro all’Accademia di Belle Arti di Brera e la madre è Ernesta Legnani (1788-1859), nota ritrattista. Inizia la sua formazione presso lo studio del padre di cui riprende gli stili e i temi, condividendo con lui un’inclinazione per il soggetto paesaggistico.

Debutta nel 1842 all'Esposizione di Belle Arti dell'Accademia di Brera e da allora partecipa regolarmente alle edizioni successive fino al 1859, esponendo prevalentemente i suoi paesaggi lombardi e ticinesi. Nel 1845 riceve un premio dalla stessa Accademia per un grande paesaggio di montagna, affermandosi ufficialmente come erede della tradizione romantica lombarda nella scena artistica milanese. Dal 1852 al 1882 partecipa alle Esposizioni di Milano, espone anche a Parma nel 1870, a Firenze nel 1871, a Torino nel 1880 e nel 1884 – dove presenta “Parco in Lombardia”, acquistato poi dalla duchessa di Genova –, e a Venezia nel 1887 con “Palude con effetto di temporale”.

A partire dalla metà degli anni Quaranta, sviluppa uno stile artistico distintivo, differenziandosi da quello del padre: crea un vasto repertorio di vedute e paesaggi, ispirandosi alle tendenze naturaliste contemporanee promosse da Giuseppe Canella (1788- 1845). Nel 1900, l'artista è inclusa da Vespasiano Bignami (1841-1929) in una prestigiosa esposizione dedicata alla pittura lombarda del XIX secolo. Si presenta con “Un turbine. Paesaggio con alberi” (1872 ca), secondo il noto pittore e critico milanese, uno dei suoi dipinti più significativi.

Nella sua maturità la firma stilistica diviene sempre più personale. Si caratterizza con pennellate brevi e vibranti, che dimostrano la sensibilità unica dell’artista per gli effetti di 19 luci e i movimenti atmosferici. Bisi si dedica alla pittura di paesaggio lungo l'arco della sua lunghissima vita, sempre con espressività e gusto moderno e in continua evoluzione.

Muore a Milano nel 1911.