Bianchi Lucrezia

Ambito di attività: Bologna 1670

Qualifica: Pittrice

Periodo: XVII a XIX secolo 

 
 
Bibliografia
  • A. Masini-A. Arfelli, “Bologna Perlustrata” di Antonio di Paolo Masini e l’“Aggiunta” del 1690, in “L'Archiginnasio”, LII, 1957, pp. 188-237, p. 228
  • L. Crespi, Vite de’ Pittori bolognesi non descritti nella Felsina Pittrice, Roma 1769, p. 65
  • M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno, cioè Pittori, Scultori et Architetti bolognesi e de' forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms B129, f.127, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio
  • P. Zani, Enciclopedia Metodica critico-ragionata delle Belle Arti, vol. 4, Parma, p. 42
  • G. Giordani, Notizie delle Donne Pittrici di Bologna, Bologna, p. 8
 
 
Fonti manoscritte

M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno, cioè Pittori, Scultori et Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms B129, f. 127, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio :
“Lucrezia Bianchi
Bolognese, figlia di Baldassarre salariato Pittore del Serenissimo di Modena, imparò la Pittura da Francesco Stringa, e dalla Elisabetta Sirani, copiò di buon gusto, e di vago colorito dipinse molti quadri per la Duchessa di Modena, parte dei quali regalò varie Damme di Roma, et altri portò seco in Inghilterra per farne regalli in quella Corte Reale. Fiorì nel 1670, come riferisce il Carrati, al fol. 115: il Malvasia, parte quarta, fol. 487: l'Orlandi, fol. 304: Abecedario Pittorico dell'Orlandi, a cart. 355 Venezia in quarto.”