I Piani triennali di Azioni Positive, approvati dalla legge 125/91, vogliono promuovere interventi rivolti a migliorare la posizione delle donne nel mercato del lavoro, cercando soluzioni per una migliore conciliazione tra vita lavorativa e vita privata. Per tale ragione sono stati creati orientamenti specifici, attività formative, organizzative e sperimentazioni, che hanno la finalità di potenziare le possibilità di lavoro e di carriera delle donne, eliminando e prevenendo la discriminazione al fine di compensarne gli svantaggi.
Il decreto legislativo 198/2006 prevede che le Amministrazioni dello Stato, le Province, i Comuni e tutti gli enti pubblici non economici, nazionali, regionali e locali, predispongano piani di azioni positive che mirino a eliminare gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne.
I Piani di azione positive prevedono un monitoraggio dell'organico distinto per genere e categoria con lo scopo di far emergere il profilo occupazionale dell'amministrazione; inoltre si pongono il proposito di contenere la descrizione degli obiettivi che l'amministrazione vuole raggiungere con l'attuazione del Piano, la definizione in specifico delle azioni da realizzarsi e le persone coinvolte e, infine, l'impegno di spesa e i tempi di realizzazione.