Agnes di Quedlinburg

Data di morte: 1203

Ambito di attività: Quedlinburg 1200 ca.

Qualifica: Tessitrice o arazziera - Calligrafa

Periodo: Antichità e Medioevo

 
 
Bibliografia
  • Friedrich Ernst Kettner, Kirsche und Reformations-Histoire der Kayserlichen Freyen Weltlichen stift Quedlinburg, Quedlinburg 1710, p. 48
  • J. Meyer, Allgemeines Kunstler-Lexikon, vol. ?, Leipzig 1872-85, con altra bibliografia
  • H. W. Mithoff, Mittelalterl. Kunstler und Werkmeister Niedersachsens und Westf., Hannover 1885, p. 6
  • J. W. Bradley, A dictionary of miniaturists, illuminators, calligraphers, and copysts..., vol. I, London 1887, p. 12
  • Voce, in Allgemeines Lexicon der Bildenden Kunstler von der Antike bis zur Gegenwart, vol. I, a cura di U. Thieme- F. Becker, Leipzig 1907, p. 121
  • H. Gobel, Wandteppiche, vol. III, 1, B. 1933
  • K. Klumpp, Der Quedlinburger Teppich, Phil. Diss., Halle 1969
  • H. L. Nickel, Dt. romanische Bildteppiche, Leipzig 1970, pp. 51-57
  • K. Petersen- J. J. Wilson, Donne artiste. Il ruolo della donna nella storia dell’arte dal medioevo ai nostri giorni, Roma 1978, in particolare p. 13
  • G. Greer, Le tele di Penelope: le donne e la pittura attraverso i secoli, Milano 1980 (ed. originale 1979), pp. 159, 346 nota 16
  • Voce, in Allgemeines Kunstlerlexikon die Bildenden Kunstler aller Zeiten und Volker, vol. I, Leipzig 1983, p. 526; P. F. Pistilli, voce in Enciclopedia dell’Arte Medievale Treccani, 1991
 
Biografia

Figlia del margravio Arnold von Meissen, fu badessa di Quedlinburg (1184 o 1186-1203).
Miniatrice e calligrafa, fu anche tessitrice; nella collegiata di Quedlinburg si conserva un frammento dell’arazzo annodato realizzato intorno al 1200 dalla manifattura del convento, da lei commissionato e ideato, con l’illustrazione del De Nuptiis Mercurii er Philologiae di Marziano Capella, che in origine avrebbe dovuto essere inviato in dono a papa Innocenzo III. Oggi ridotto e tagliato, l’arazzo mostra un utilizzo precoce della tecnica dei tapis sarrasinois. Agnese è anche committente del restauro della "Cassetta di Ottone I" (reliquiario di San Servazio).