1. Se gli operatori si uniscono in un Comitato, il comune eroga al Comitato o ai singoli facenti parte del Comitato stesso?
Il Comune dovrà concedere ed erogare il contributo ai singoli operatori. Questi contributi, in quanto contributi de minimis, sono soggetti all'inserimento nell'apposito Registro degli Aiuti di Stato. La domanda deve essere dunque presentata dal comitato (o da altra forma associativa come da p.to 3 del bando) che sottoscriverà la convenzione con il Comune, mentre la concessione e la liquidazione dovranno essere a favore dei singoli operatori. Esse dovranno inoltre essere inserite nell'apposito Registro degli Aiuti di Stato e corredate dal Codice identificativo COR.
2. E' ammissibile che gli operatori si associno in un'ATI, invece che in un comitato?
Sì, è ammissibile, funziona come il comitato. L'ATI presenterà un progetto unitario e sottoscriverà la convenzione; il contributo sarà concesso ed erogato al singolo operatore. E' importante che l'ATI non si sciolga fino all'erogazione del contributo.
3. Il Comune deve sempre attivare un bando per definire i soggetti che contribuiranno al programma (e quindi riceveranno le risorse)?
Sì, il Comune dovrà, attraverso procedura ad evidenza pubblica, individuare i soggetti che potranno contribuire alla realizzazione del programma. Questi si riuniranno in comitato o in altra forma associativa per presentare una domanda unitaria; il contributo del Comune andrà poi concesso ai singoli operatori (si veda risposta di cui al punto 1).
4. Se il progetto è presentato da un'Unione le aree omogenee d'intervento possono essere più di una?
No, l'Unione può presentare per conto di un Comune solo nel caso la funzione (es. lavori pubblici) sia stata conferita all'Unione. Il progetto deve essere riferito a un'area omogenea e unitaria dal punto di vista geografico.
5. La convezione può essere sottoscritta dai singoli operatori, senza che questi siano riuniti in comitato o altra forma associativa?
No, si veda il punto 3 del bando, ove si elencano solo forme associate, non operatori singoli.
6. E' da considerarsi ammissibile la spesa sostenuta dall'Ente per la realizzazione di una piattaforma di e-commerce, di cui potranno usufruire tutti gli operatori dell'area oggetto di intervento?
No, sono ammesse solo spese per investimenti, direttamente incidenti sull'area oggetto del programma (tipicamente opere, acquisto di arredi e simili). In particolare, la realizzazione di una piattaforma di e-commerce ad uso degli operatori si configurerebbe come aiuto indiretto, avendo le due caratteristiche che definiscono tipicamente l'aiuto indiretto: le imprese beneficiarie sono individuabili e l'aiuto è quantificabile in termini economici.
7. Tra gli elaborati richiesti per i progetti di tipo A, vi è l'elenco degli operatori che contribuiranno alla realizzazione del programma; tale elenco è tassativo o può essere, almeno parzialmente, variato nel corso dell'attuazione del programma?
Può essere parzialmente variato; devono tuttavia essere rispettati i parametri di rappresentatività degli operatori dell'area di intervento dichiarati in candidatura, in quanto da questi dipende l'attribuzione di premialità. Deve essere inoltre assicurata la realizzazione del progetto, così come presentato in candidatura.
8. Dato che occorre indicare le spese sostenute dagli operatori, serve che gli stessi producano preventivi o sono le spese presunte?
In fase di definizione del progetto è sufficiente una indicazione di massima; preventivi e spese saranno necessari in fase successiva di concessione da parte del Comune.
9. Vi sono delle limitazioni per quanto riguarda la partecipazione al programma di imprese dei servizi (ad esempio limitazioni ad alcuni codici ATECO)?
Il bando non prevede limitazioni sulla base di codici ATECO; possono concorrere alla realizzazione del programma forme associate di piccole e medie imprese esercenti il commercio, anche su aree pubbliche, di esercenti la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, nonché di piccole e medie imprese dei servizi (punto 3 dell'avviso pubblico). Il Comune o l'Unione proponente ha tuttavia facoltà, nell'ambito della procedura di evidenza pubblica per l'individuazione degli operatori, di definire criteri di priorità per favorire la partecipazione al progetto di alcune tipologie di attività.
10. Possono essere ammesse a contributo le iniziative intraprese a partire dal 1° giugno 2019; quale data deve essere considerata?
Per quanto riguarda la realizzazione di opere, si considera la data di effettivo inizio dei lavori; per quanto riguarda l'acquisto di beni si considera la data della relativa fattura.
11. Se il progetto include lavori realizzati dal 1 giugno 2019, è necessario la Convenzione con le Organizzazioni del Commercio, del Turismo e dei Servizi (o con gli operatori economici in forma associata) sia stata sottoscritta già prima dell'inizio lavori o può essere firmata in questa fase, comunque entro il 13 novembre 2020?
Non è necessario che la sottoscrizione della Convenzione sia antecedente la data di inizio dei lavori; essa deve essere sottoscritta prima della presentazione della candidatura, che deve avvenire entro il 13 novembre 2020.
12. Nel caso ci siano spese difficilmente suddivisibili tra i singoli operatori (ad esempio un piano di Marketing condiviso) è possibile che il Comune eroghi il contributo al Comitato e non ai singoli operatori?
No, i contributi possono essere concessi dal Comune esclusivamente ai singoli operatori; non possono essere erogati né al Comitato, né alle Associazioni di Categoria.
13. E' possibile che, per l'individuazione degli operatori economici con i quali realizzare il progetto, il Comune promuova un avviso per manifestazione di interesse e non un vero bando? In questo caso aderiranno al comitato tutti gli operatori che avranno risposto all'avviso.
Sì, il Comune può promuovere un avviso per manifestazione d'interesse per individuare gli operatori economici; naturalmente potranno aderire al Comitato solo le imprese aventi i requisiti definiti dal bando, ovvero imprese del commercio e dei servizi con sede all'interno dell'ambito di progetto (che deve essere delimitato e individuato su cartografia da allegare alla candidatura).
14. Nel Comune era già presente una ATI di commercianti collocati nell'area di progetto. Il Comune sottoscriverà la convenzione con l'ATI così come è in questo momento, senza attivare un bando o un avviso per manifestazione di interesse. Nel caso il progetto venisse selezionato, all'ATI potranno associarsi altri commercianti dell'area. Il Comune chiede a Città metropolitana se, per candidarsi, sia necessario che il Comune attivi un bando o un avviso prima dell'invio della candidatura.
Non è necessario, per Città metropolitana, che il Comune pubblichi un bando o un avviso prima dell'invio della candidatura; la scelta delle modalità di coinvolgimento dei commercianti è una valutazione in capo al Comune. E' tuttavia necessario che nel corso di attuazione del progetto si abbia una rappresentatività degli operatori privati (% degli operatori che partecipano al programma sul totale di quelli presenti sull'area di progetto) non inferiore a quella dichiarata in candidatura.
15. Le spese di progettazione relative ai lavori che saranno oggetto di richiesta di cofinanziamento ex LR 41 97 - art 10 bis azione B) e pertanto previste nel quadro economico dell'opera, sono considerate spese in conto capitale/di investimento?
Possono rientrare nelle spese ammissibili tutte quelle spese inerenti prestazioni di carattere intellettuale o gestionale (ad es. progettazione, direzione lavori, ecc.) finalizzate alla realizzazione dell'opera e che rientrano nel quadro economico dell'appalto.
16. Il contributo concesso dalla Città metropolitana di Bologna al Comune sarà calcolato solo sulle spese del Comune o sull'intero valore del programma d'intervento (includente spese di investimento e correnti, pubbliche e private)?
Il contributo di CM viene calcolato sulle sole spese d'investimento del progetto pubblico in capo al soggetto proponente (paragrafo 5 del Bando). Per la candidatura è tuttavia richiesto di indicare anche la descrizione e il costo di eventuali interventi pubblici imputabili a spese correnti o degli interventi sostenuti da operatori privati al fine di verificare la sussistenza dei criteri di premialità (paragrafo 9 dell'avviso).
17. La Convenzione fra il Comune e i soggetti privati in forma associata (progetti di tipologia A) deve essere firmata dal Sindaco o dal Dirigente?
Tale scelta è in capo al soggetto pubblico proponente.