"Voci dal mondo invisivile" è il titolo della XI edizione del Terra di Tutti Film Festival in programma dal 12 al 15 ottobre a Bologna e Firenze.
Tanti come sempre i temi dei film proiettati: 20 film in concorso e 15 fuori concorso, con una inevitabile prevalenza delle questioni legate alle migrazioni e dei conflitti in Medio Oriente con el altrettanto inevitabili ripercussioni in quella Fortezza Europa a cui viene dedicata la sessione inaugurale. Migranti e rifugiati nelle loro vite nei campi in Giordania, Libano, Turchia, Calais e Italia dove la condizione più difficile da sopportare è quella mentale.
Tra i film in rassegna saranno proiettati: "Astral" di Jordi Évole, in prima visione assoluta in Italia, un film di forte impatto che racconta la storia di un gruppo di soccorritori nel Mediterraneo e della loro impresa nel salvare migliaia di migranti in pochi mesi. Ne “La rivoluzione confiscata” di Paul Moreira, i sei anni di guerra in Siria sono visti con gli occhi dei rivoluzionari pacifici passati poi alle armi e costretti a sognare un futuro per il loro paese, in esilio. Si passa attraverso conflitti dimenticati come quello che vede vittima il popolo Sahrawi, il conflitto endemico in Congo e quello ambientale in America Latina. Le voci femminili, invisibili tra gli invisibili, avranno un posto particolare: voci di madri palestinesi, irachene, afghane e siriane dai campi profughi libanesi (“The Mother’ Refugees” di Dima Al Joundi); la storia di Soukeina, sahrawi “desaparecido” per 12 anni in una delle carceri illegali marocchine riservate ai sahrawi (“Soukeina, 4400 dìas de noche” di Laura Sipan Bravo); la vita di Hadijatou, venduta come schiava bambina in Niger e prima donna a vincere una causa contro il proprio paese (“Free Hadijatou vs the State” di Lara Gomà).
Terra di Tutti Film Festival nasce nel 2007 per dare voce ai documentaristi che attraverso il video, fanno luce sui problemi mondiali. Al festival partecipano le opere audiovisive di medio e cortometraggio che affrontano la lotta per l'uguaglianza dei diritti, il genere, la difesa della libertà, la cittadinanza attiva, la coscienza ambientale ed ecologica. Si ottengono tanti sguardi sul mondo degli invisibili, che ci coinvolgono in prima persona con le loro voci e storie silenziose e potenti al tempo stesso; nessuna retorica o pietismo, solo uno sguardo lucido sulla realtà, per innescare consapevolezza e cambiamento.