Sono on line i nuovi Rapporti annuali sulla presenza dei migranti nelle città metropolitane, curati dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con ANPAL Servizi S.p.A. La quarta edizione (dati al 1° gennaio 2019) presenta nove approfondimenti (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Venezia) e una sintesi comparativa dedicata alle 14 città metropolitane.
La Città metropolitana di Bologna si colloca in terza posizione tra le Città metropolitane per incidenza della popolazione non comunitaria sui residenti: i cittadini non comunitari rappresentano infatti l’8,6% della popolazione dell’area al 1° gennaio 2019. La distribuzione non è omogenea in tutto il territorio; in quattro comuni la quota di cittadini provenienti da Paesi Terzi sulla popolazione residente supera il 10%: si tratta di Bologna, Crevalcore, Galliera e Vergato, in 13 è compresa tra il 7% e il 10%, in 26 è tra il 5% e il 7%, mentre nei restanti 13 comuni dell’area metropolitana in esame è al di sotto del 5%.
Le comunità più rappresentate tra i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti sono la marocchina (con il 15,2% delle presenze), la pakistana (con il 9,4%), e l’albanese (con l’8,9%). Seguono, per rilevanza, le presenze ucraine, cinesi e moldave, che complessivamente coprono quasi un quarto dei regolarmente soggiornanti dell’area, mentre è inferiore al 7% la percentuale relativa alle altre nazionalità.
Il numero di regolarmente soggiornanti nella Città metropolitana di Bologna è calato del 3,4% rispetto al 1° gennaio 2018. Un’analisi delle singole provenienze mette in luce come si riducano tutte le comunità sul territorio, ad eccezione della comunità pakistana, che registra un incremento del 2%.
La distribuzione per fasce di età della popolazione non comunitaria dell’area metropolitana bolognese è sostanzialmente analoga a quella rilevata complessivamente in Italia: il 60,8% ha un’età inferiore ai 40 anni, a fronte del 62,1% rilevato su scala nazionale. In particolare, classe di età prevalente risulta quella dei minori, che rappresentano, a livello locale, il 21,9% dei cittadini provenienti da Paesi Terzi (a fronte del 21,8% registrato a livello nazionale). I minori di cittadinanza non comunitaria presenti sono 17.862, ovvero il 2,2% circa dei minori non comunitari in Italia, un numero in calo del 4,3% rispetto all’anno precedente, probabilmente in ragione della complessiva riduzione delle presenze. Si riduce, seppur in misura decisamente più contenuta, anche il numero di nati stranieri nel territorio: - 1,2%, a fronte del -2,5% rilevato su scala nazionale. I 1.777 bambini stranieri nati nell’area metropolitana di Bologna rappresentano il 2,7% dei nati stranieri in Italia al 31 dicembre 2018 e ben il 23% dei nati nel territorio in esame; incidenza elevata e sensibilmente superiore a quella rilevata complessivamente in Italia (15%), probabilmente in ragione dell’elevata natalità dei cittadini stranieri presenti localmente.
La popolazione non comunitaria è una risorsa importante per il mercato del lavoro dell’area metropolitana di Bologna: il 9,3% degli occupati dell’area proviene infatti da Paesi Terzi, un dato rilevante considerando che l’incidenza della popolazione di cittadinanza non comunitaria sul totale dei residenti è pari all’8,6%9. Tra gli oltre 44 mila occupati extra UE residenti nella città metropolitana in esame si rileva un equilibrio di genere quasi perfetto: gli uomini rappresentano il 48,3% e le donne il residuo 51,7%; l’incidenza della componente femminile sul totale dei non comunitari occupati nel territorio risulta decisamente superiore a quella rilevata sul piano nazionale (51,7% a fronte di 40,2%), dove gli uomini risultano prevalenti. Le quasi 23 mila lavoratrici non comunitarie nella Città metropolitana di Bologna rappresentano il 3,4% delle occupate non comunitarie nel nostro Paese.
Qui il rapporto completo sulla presenza dei migranti nella città metropolitana di Bologna
Tutti i Rapporti sulla presenza dei migranti nelle Città Metropolitane e le relative sintesi sono disponibili sul Portale Integrazione Migranti e sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro.
In particolare si segnala qui "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia"
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