Giovedì 21 febbraio 2019 il CPIA Metropolitano di Bologna festeggia la Giornata internazionale della lingua madre proclamata dalla Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura nel novembre del 1999. Dal 2000 viene celebrata ogni anno per promuovere la diversità linguistica e culturale ed il poliglottismo.
Il CPIA è presente in Biblioteca Salaborsa con l’installazione "Radici, Vento, Parole – International Mother Language Day 2019", un pomeriggio tra canti, costumi, scritti e installazioni ideati e realizzati da insegnanti, studenti e studentesse del CPIA Metropolitano di Bologna. Un’iniziativa per promuovere la lingua madre come
radice, origine, legame indissolubile e necessario, ricchezza del singolo e della comunità. L’incontro vuole valorizzare la grande ricchezza delle radici e delle culture di provenienza di tutti i partecipanti in un clima multilinguistico e interculturale di condivisione e reciproco arricchimento.
L’evento si aprirà alla 17 nella piazza coperta con i canti del coro interscolastico di Bologna Nativi Musicali – Associazione Mediante. A seguire, una studentessa del CPIA, con indosso il costume di “Lingua Madre”, guiderà gli ospiti fino alle azioni e installazioni, con alcuni studenti che li omaggeranno di piccole foglie su cui sono stati scritti saluti in diverse lingue. L’evento si concluderà alle ore 19.
Installazione 1- L’albero delle Lingue
Arazzo su stoffa realizzato dalle classi della sede CPIA di San Pietro in Casale. Il lavoro è ispirato all’Albero della Vita, dove le radici rappresentano le origini, la terra, la “madre”, mentre le foglie rappresentano la storia e l’evoluzione delle radici stesse.
Installazione 2- Parole nel vento
Installazione ispirata alle preghiere tibetane. Su dei pezzi di stoffa multicolore gli studenti e le studentesse delle classi CPIA della Casa Circondariale di Bologna hanno scritto desideri, sogni, aspirazioni nelle rispettive lingue madri e in italiano, affidandoli simbolicamente al vento.
Installazione 3 – Mettiti nei miei panni
Installazione-performance di abiti e scarpe tradizionali di diversi Paesi. Gli ospiti di Sala Borsa saranno invitati a scambiare i propri vestiti con i vestiti tradizionali portati dagli studenti e studentesse del CPIA. Scopo di questa azione, a cui il pubblico prenderà parte in maniera attiva, è far provare la sensazione di
straniamento legata all’indossare abiti che non ci appartengono, così come alla difficoltà di parlare una lingua che non è la nostra madre lingua e stimolare l’empatia di chi partecipa.
Installazione 4 – Tappeto volante
Installazione partecipata in cui verrà chiesto al pubblico di lasciare messaggi in lingua madre sull’esperienza di condivisione appena vissuta. I messaggi verranno spillati su un tappeto portato per l’occasione da una studentessa del CPIA direttamente dalla Tunisia.
Backstage
Alcune fotografie scattate durante le varie fasi di realizzazione del lavoro, illustrano il percorso didattico che ha portato alla realizzazione a più mani delle installazioni esposte.
L’ingresso è gratuito