I due torrioni, testimonianza della ricostruzione di Budrio voluta dal cardinale Albornoz nel secolo XIV in forma di castello, sono sede di raccolte museali che raccontano la storia del territorio.

Il Torrione di nord-ovest, a pianta trapezoidale, analogamente al Torrione sud-ovest, ospita la raccolta di utensili e strumenti per la lavorazione della canapa: telai completi di accessori (pettini, licci, subbi), inseriti in un percorso espositivo composto da orditoi, incannatoi, arcolai, mulinelle, graffi e utensili da cordaio, raccontano la storia della lavorazione della canapa attraverso gli strumenti donati dai cittadini budriesi.

Nel Torrione di sud-ovest è documentata la storia di Budrio dell'Ottocento. Accoglie il visitatore, al piano terra, il grande plastico realizzato da Giovanni Prati, budriese, che riproduce in scala il castello di Budrio nell'assetto che aveva la città alla fine del XIX secolo.
Nei piani superiori è esposta la Collezione di testimonianze e cimeli del periodo Risorgimentale, in gran parte donati dalla famiglia Cocchi, in memoria del colonnello Luigi Cocchi, figura di spicco del Risorgimento.