cosa: rassegne | archivi
dove: Archivio storico della Provincia di Bologna, Via della Rondine 3 - Bologna
quando: 6 maggio, dalle 10 alle 11.30
info e prenotazioni: tel. 051 6598631, marialetizia.bongiovanni@cittametropolitana.bo.it
Nell'ambito della rassegna Quante Storie nella Storia, un incontro rivolto a tutti per indagare le carte del fondo della “Commissione Provinciale permanente per la cura della pellagra” conservate presso l' Archivio storico della Provincia di Bologna, con particolare riguardo alle forme di prevenzione della malattia
Dal percorso L'assistenza sociale e sanitaria | La pellagra e la pazzia in Archivio storico provinciale di Bologna. Nuove fonti per la ricerca storica. Guida a cura di Maria Letizia Bongiovanni e Francesca Delneri:
"In relazione ad una malattia come la pellagra, si registra l’intervento della Provincia a tutela dell’igiene e della salute pubblica, la cui difficile situazione nei primi anni del XX secolo discendeva, non da ultimo, dalle precarie condizioni economiche in cui versava la popolazione. Nacque così la Commissione provinciale permanente per la cura della pellagra, con il fine di prevenire, per quanto possibile, la diffusione della malattia, e soprattutto di migliorare le condizioni di quanti ne erano colpiti. La pellagra si configurava come una gravissima malattia sociale, endemica tra le classi povere e meno garantite delle campagne e della zona appenninica del territorio provinciale, ed era causata da un’alimentazione scarsamente equilibrata, basata principalmente sul consumo di farina di mais. Era nota anche come malattia delle tre D – dermatite, diarrea e demenza, tre sintomi indicativi anche del diverso stadio di avanzamento del morbo. L’ultimo stadio era caratterizzato da segni inequivocabili di squilibrio nervoso e mentale (la cosiddetta frenosi pellagrosa), e rendeva il paziente incurabile, destinato a cronicizzazione e a morte". Vennero pertanto istituiti " quei presidi territoriali denominati locande sanitarie, con sede in alcuni comuni, che avevano il compito di garantire ai malati di pellagra un vitto adeguato", mentre pressol’Ospedale psichiatrico Francesco Roncati, istituito sempre dalla provincia, venivano ricoverati molti pazienti colpiti da frenosi pellagrosa.