L'archivio conserva le carte storiche del Comune di Porretta Terme (1755-1965)
Fondi aggregati: Ente Comunale di Assistenza (1943-1977), Consorzio Veterinario (1926-1968), Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo (1929-1970), Ufficio di Conciliazione (1928-1994), Patronato scolastico (1959-1977).
ARCHIVI DEPOSITATI: Archivio dell'Associazione "Pro Montibus et Silvis" (1899-2002), Archivio Storico delle Terme di Porretta, Archivio storico del Tribunale di Porretta Terme (1806-1972)
Altri fondi di interesse locale: Una cospicua documentazione anteriore al 1797 relativa a Poretta è conservata presso l’Archivio di Stato di Bologna, negli archivi del Comune di Bologna e in quello privato della famiglia Ranuzzi-Cospi. Presso l’Archivio di Stato di Bologna si conserva pure: Vicariato di Capugnano (1372-1627)
L'archivio è conservato al primo piano dell'edificio delle ex carceri, ora adibito a sede degli istituti culturali del Comune. Sono in corso operazioni di riordino e di inventariazione analitica dell'archivio storico del Comune. Quest'ultimo ha subito danni ingenti nel corso della seconda guerra mondiale.
“Nel 1447, il Papa Nicolò V, volendo provvedere ad un adeguato sviluppo delle terme, decise di costituirle in contea autonoma, creata ritagliando intorno ai bagni un miglio di territorio delle comunità circostanti. La contea fu affidata al nobile bolognese Nicolò Sanuti, che, morto senza figli nel 1482, la trasmise al nipote Gerolamo Ranuzzi. A questa famiglia la contea rimase fino alla soppressione napoleonica dei feudi del 1796.
Tra il 1796 e il 1797, durante il periodo della Repubblica Cispadana, Porretta fu sede del “Dipartimento delle Terme”, un’ampia circoscrizione territoriale con giurisdizione su quasi tutta la montagna bolognese e su parte di quella modenese”. (Cfr. Dal Santerno al Panaro. Bologna e i Comuni della Provincia nella Storia, nell’Arte e nella Tradizione, a c. di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta Editrice, 1987, vol. II, p.123).
Nel 1805, nell’ambito delle operazioni di riassetto amministrativo del napoleonico Regno d’Italia, Porretta diviene sede del II Cantone del Distretto di Vergato, all’interno del Dipartimento del Reno. Il Cantone comprende i Comuni di: Porretta con Capugnano e “sua antica Villa”; Badi con Suviana; Belvedere colle sue antiche Ville; Casio e Casola; Gaggio di Montagna con Bombiana; Granaglione colle sue antiche Ville e Rocca Corneta.
Nel 1810, Porretta diviene sede non soltanto di Cantone, ma anche di Distretto: il territorio del comune rimane immutato, comprendendo, come nel 1805, oltre a Porretta, anche Capugnano e la sua antica villa. Al Cantone della Porretta fanno capo i Comuni di Casio, Granaglione, Belvedere, Gaggio di Montagna e Montese (ciascuno con i propri “aggregati”); al Distretto omonimo, infine, appartengono il Cantone di Castiglione (oggi Castiglione dei Pepoli) e quello di Vergato.
La restaurazione del dominio pontificio non muta di molto questo assetto: a Porretta (che comprende sempre Capugnano e “sua antica Villa”) viene riconosciuta la dignità di sede di Governatorato, al quale fanno capo le Podesterie di Belvedere (cui è appodiata Rocca Corneta), Casio e Casola (cui è appodiato Affrico), Gaggio di Montagna e Granaglione.
Nel 1882, con R.D. 23 novembre, n. 1118, il Comune di Porretta fu autorizzato ad assumere la denominazione di “Bagni della Porretta”, e quindi nel 1931, con R.D. 7 agosto n. 1145, quella attuale di “Porretta Terme”.
Attuali centri: Castelluccio, La Piazza
Strumenti di corredo: L'Archivio Storico del Comune e l'Archivio del Tribunale di Porretta Terme sono dotati un inventario sommario
Modalità di consultazione: Accesso diretto negli orari di apertura
Sala di consultazione: La consultazione si svolge nei locali stessi adibiti a deposito della documentazione archivistica
Apertura: Da lunedì a sabato dalle 10 alle 13, lunedì e venerdì dalle 15 alle 18
Servizi: Fotocopie
Attività: Letture animate rivolte ai ragazzi delle scuole del territorio
Bibliografia: