"La parte più cospicua del territorio su cui poi sorsero le partecipanze di Cento e di Pieve era costituita da una vasta area, in parte paludosa in parte boschiva, che nel 1312 il vescovo di Bologna cedette in affitto alle due comunità ancora unite in una stessa amministrazione. Probabilmente esse già da tempo sfruttavano tale superficie come incolto comune e ne avevano promosso il prosciugamento, come sembra attestare il nome di "Guardata Nova" con cui veniva designata prima della locazione vescovile.(...) A Pieve di Cento le modalità seguite per la divisione si sono mantenute pressoché costanti nel tempo dal secolo XV circa fino al riparto del 1959, che, regolato dal nuovo Statuto del 1954, ha introdotto alcune variazioni. La divisione dei terreni si effettua, regolarmente, ogni venti anni mediante la loro ripartizione in tante parti o capi quanti sono i partecipanti aventi diritto all’assegnazione." (Le partecipanze agrarie emiliane. La storia, le fonti, il rapporto con il territorio, mostra documentaria e catalogo a cura di Elisabetta Arioti, Euride Fregni, Stefano Torresani, Nonantola, 1990, p.105; p.111).
Strumenti di corredo: Inventario analitico (1988)
Sala di consultazione: Disponibile con 6 posti
Apertura: Previo accordo telefonico con il responsabile (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13)
Servizi: Fotocopie