ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI ANZOLA DELL'EMILIA

c/o Biblioteca Comunale, Via Garibaldi, 39 - CAP 40054 oppure c/o Sede Municipale, P.zza Filopanti, 11 - CAP 40054 - BUDRIO
Tel. 051-801 220 - 051- 692 8223 - Fax 808106
 
 
 

a) Presso la Biblioteca Comunale sono depositati l'archivio comunale antico (1302-1866) ed i documenti recuperati dall'incendio che distrusse il vecchio archivio del Comune di Budrio in data 28/2/1948.
b) L'archivio conserva le carte storiche del Comune di Budrio dal 1867 al 1965.

 

Fondi aggregati: Associazione Democratica Budriese (1883-1886); Carte varie di Quirico Filopanti (1868-1890). Consorzio dei Partecipanti (1557-1934); Lega Impiegati Budriesi (1908); Società Liberale Budriese (1848-1890).

 

Altri fondi di interesse locale: Presso l’Archivio di Stato di Bologna si conservano: Vicariato di Budrio (1357-1795); Vicariato di Bagnarola (1377-1378); Podesteria di Budrio (1537-1774); Cancelleria del censo di Budrio (1806-1811); Governo di Budrio (1816-1900 con docc. dal 1804). Conventi e monasteri: San Lorenzo, serviti, (1542-1805; 1852-1866); Capuccini (1572-1795); Terziarie dei servi di Maria (1655-1798; 1852-1866).Compagnie religiose: S. Agata (1403-1798); Ss. Sacramento (1508-1797); S. Maria del Borgo (1553-1798); Ss. Crocifisso (1645-1703). In località Riccardina: S. Francesco, minori conventuari (1513-1803); S. Francesca, olivetani (1620-1785).

Il materiale archivistico situato presso la sede municipale si trova in locali parzialmente inidonei. La parte di archivio storico conservata presso la Biblioteca Comunale è in ambiente idoneo. L'archivio è ordinato solo in parte. La documentazione relativa agli anni 1797-1900 è andata quasi completamente distrutta a causa di un incendio divampato nel 1948.

All’inizio del XIV secolo, il Senato Bolognese istituisce a Budrio un “Vicariato Civile con giurisdizione su 17 comunità: fino ad Argenta ad est, oltre Minerbio ad ovest. Come avamposto difensivo di Bologna, Budrio subisce spesso disagi per la sua posizione strategica; ha una costante aspirazione all’autonomia: il massaro e gli uomini del consiglio amministrano la comunità abbastanza liberamente, sottomessi al Senato cittadino solo per le più gravi questioni; talvolta entrano in contrasto con quest’ultimo e lo scavalcano, rivolgendosi direttamente alla massima autorità, il pontefice.
Nel 1388, i Budriesi ottengono, in perpetuo, il privilegio della cittadinanza bolognese, pagando al comune di Bologna una notevole somma di denaro, ma godendo in cambio le agevolazioni e le esenzioni di tasse di cui usufruivano gli abitanti di Bologna.” (Cfr. Dal Santerno al Panaro. Bologna e i Comuni della Provincia nella Storia, nell’Arte e nella Tradizione, a c. di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta Editrice, 1987, vol. III p. 105).
A metà del XVI secolo, Budrio si scinde in due comuni: Budrio Dentro (il centro urbano), e Budrio Fuori (la campagna).
L’amministrazione della comunità viene completamente trasformata nel periodo napoleonico.
Nel 1805, Budrio “cogli antichi suoi quartieri” diviene sede del III Cantone del Distretto di Bologna, all’interno del Dipartimento del Reno. Il Cantone comprende, oltre a Budrio, i comuni di Bagnarola di Sopra e Bagnarola di Sotto; Castenaso con Fiesso; Cento di Budrio con Gallisano, Guarda, Massa delle Rapi, e Prunaro; Marano con Granarolo; S. Martino di Sopra con S. Martino di Sotto; Selva con Durazzo; Vedrana; Villa Fontana colle antiche sue Ville.
Nel 1810, nell’ambito di ulteriori interventi di riordino amministrativo del Regno d’Italia, al comune di Budrio, sede, come già cinque anni prima, di Cantone, vengono aggregate le località di Bagnarola di Sopra con Bagnarola di Sotto, Cazzano, Cento di Budrio con Guardata, Prunaro e Vedrana. Del Cantone fanno parte i comuni di Medicina, Minerbio e Molinella, ciascuno con i propri aggregati.
Con la restaurazione del dominio pontificio, il comune di Budrio (comprendente “gli antichi suoi quartieri esclusa la Boscosa”, Bagnarola di Sopra, Cento di Budrio, Guardata, Prunaro e Vedrana) diviene sede di Governatorato: suo appodiato è Bagnarola di Sotto con Cazzano, S. Martino in Soverzano, e Mezzolara. Al governo di Budrio fanno capo le podesterie di Molinella e di Minerbio, cui è appodiata Baricella.
Attuali centri: Armarolo, Bagnarola, Cento, Dugliolo, Maddalena di Cazzano, Mezzolara, Prunaro, Riccardina, Vedrana, Vigorso.

 

Strumenti di corredo: Inventario sommario di entrambi i fondi, depositato presso la Biblioteca Comunale.


Modalità di consultazione: Ad eccezione dell'Archivio del Consorzio dei Partecipanti, per l'accesso alla documentazione è necessario rivolgersi alla Segreteria Generale del Comune.


Sala di consultazione:  a) Disponibile con 2 posti. b) La consultazione avviene nell'Ufficio Protocollo del Comune.


Apertura: a) Previo appuntamento telefonico negli orari di apertura della Biblioteca Comunale (da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19, martedì e sabato dalle 9 alle 12. Orario estivo: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12; lunedì, martedì, giovedì dalle 16 alle 19).
b) Previo appuntamento telefonico con l'Ufficio di Protocollo del Comune (lunedì, martedì, venerdì dalle 8.30 alle 12.30).


Bibliografia:

  • F. M. PONZETTI, Notizie degli archivi d’Italia trasmesse e raccolte presso l’Archivio del Regno (1874-1939), in “Archivi”, s.II, a. 1940, p.148, n.137
    Budrio nelle antiche carte, secoli XIV-XIX. Secoli di vita budriese nelle carte dell’archivio stirico comunale. Mostra documentaria, presentazione di Giuseppe Rabotti, introduzione di Fedora Servetti Donati, Budrio, Comune di Budrio