La Commissione amministrativa provinciale fu nominata dal Consiglio - nelle persone di Francesco Guidotti, Nicolò De Scarani e Pietro Davia - nella seduta del 9 novembre 1832.
L'organo cambiò denominazione dopo l'Unità d'Italia, quando divenne Deputazione provinciale. In base alla L. 27 dicembre 1928, nr. 2962, la Deputazione fu sostituita, dal 1929 al 1943, dall'unica figura del Preside; a questo subentrò provvisoriamente, per gli anni 1944-1945, un Commissario straordinario. In seguito alla caduta del fascismo, l'amministrazione provvisoria delle province fu disciplinata con R.D.L. 4 aprile 1944, nr. 11 che la affidò, in attesa del ripristino del sistema elettivo, a un presidente e a una deputazione provinciale, nominati dal prefetto. Con L. 8 marzo 1951, nr. 122 venne ripristinato il sistema elettivo e la Deputazione assunse l'attuale nome di Giunta provinciale. La serie è costituita da volumi manoscritti contenenti i verbali delle sedute della Commissione amministrativa e quelli delle sedute settimanali della Deputazione provinciale. A partire dal 1893, i verbali della Deputazione sono conservati nella serie «Carteggio e atti classificati», al titolo 5, al cui interno si trovano anche i verbali del Preside (1929-1943), quelli del Commissario straordinario (1944-1945) e quelli della ricostituita Deputazione provinciale (dal 1945).
Si distinguono le seguenti sottoserie:
Estremi cronologici:1833-1974
Consistenza: voll. 155, regg. 3
Strumenti di corredo: inventario analitico