Alla fine del secondo conflitto mondiale, l'Ufficio tecnico provvide a stimare i danni subìti e contestualmente a elaborare progetti di riparazione. A partire dal maggio 1945, esso lavorò d'intesa con l'Ufficio dei lavori pubblici e utilità dell'Allied Militar Government (A.M.G.), mentre dall'agosto dello stesso anno si relazionò con l'Ufficio del Genio civile di Bologna e con il Provveditorato alle opere pubbliche, entrambi dipendenti dal Ministero dei lavori pubblici.
In questo periodo, l'Ufficio tecnico risulta suddiviso per competenze territoriali in tre ripartizioni stradali e una edile.
La documentazione, pur essendo prevalentemente di carattere tecnico e contabile, fornisce - attraverso le relazioni sull'entità dei danni e i progetti per la ricostruzione - un quadro generale della situazione storica in cui si inquadrano i singoli interventi: emergono il problema della mancanza di materiali da costruzione, delle mine e degli ordigni inesplosi, della carenza di mezzi di trasporto e della disastrosa situazione della viabilità.