Catasto della Provincia di Bologna promosso dal Consiglio provinciale

Nell'adunanza del 14 ottobre 1905, il Consiglio provinciale di Bologna discusse tra l'altro del problema dell'acceleramento del catasto: era necessario, per contrastare i malumori insorti tra i Comuni della montagna e quelli della pianura, intraprendere uno studio per verificare l'opportunità di procedere alla perequazione fondiaria.

Tra i Comuni, erano particolarmente svantaggiati, allora, quelli di ponente, e, tra i possidenti, i piccoli proprietari erano gravati dall'estimo in misura maggiore dei latifondisti. In quel frangente venne dunque istituita un'apposita Commissione, incaricata di portare avanti lo studio e costituita dai tre Deputati De Simonis, Baldini e Stagni.Il 31 ottobre 1906, nel corso della sessione ordinaria del Consiglio, la Commissione presentò la relazione finale, cui fece seguito un acceso dibattito sulla possibilità e la volontà di realizzare l'acceleramento del catasto. Il progetto fu approvato, ma venne respinta la proposta di elaborare al più presto un piano finanziario per dare corso all'acceleramento. Il 17 giugno 1907 venne deliberato di chiedere al Governo «l'acceleramento delle operazioni per l'applicazione del nuovo catasto nella Provincia di Bologna, a termini della legge 1° marzo 1886 n. 3682, e la Provincia si assunse i relativi oneri finanziari accendendo un mutuo.Il fondo è costituito da materiali relativi al catasto agrario dei Comuni della Provincia di Bologna, ordinati alfabeticamente per Comune. Esso comprende due tipi di mappe catastali: un gruppo rilevato a vista, secondo il risultato delle prime indagini condotte sul territorio, un altro ricavato dai brogliardi censuari.

Nel primo caso, si conservano fascicoli - al cui interno si trova una tabella indicante la superficie complessiva dei terreni, distinti per destinazione - contenenti le mappe dei vari Comuni e delle loro frazioni, colorate a seconda della destinazione delle singole aree (a prato, a pascolo, ecc.).

Per la seconda tipologia sono definiti «mappe» i registri che forniscono informazioni sui Comuni e sulle loro frazioni: anche qui sono indicati, accanto al numero di riferimento della mappa, dati relativi alle diverse destinazioni d'uso dei terreni.

 
 

Estremi cronologici: 1906
Consistenza: bb. 6

Strumenti di corredo: Inventario analitico