La ferrovia Transappenninica, inaugurata nel 1864, con le sue 47 gallerie e 35 ponti e viadotti che attraverso l'Appennino collega Bologna a Pistoia lungo la vallata del Reno, è la linea più frequentata del Servizio Ferroviario Metropolitano, con circa 10.000 passeggeri al giorno. E per valorizzare la Porrettana, come è meglio conosciuto quello che fu il primo collegamento tra il nord e il sud d'Italia attraverso l'Appennino, è stato sottoscritto un Accordo tra le Regioni Emilia-Romagna e Toscana e la Città metropolitana di Bologna a cui partecipano gli Enti locali interessati, Comune di Pistoia, Comune di Alto Reno Terme, Unione di Comuni Appennino Bolognese, Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia, Unione di Comuni Appennino Pistoiese.
Oggi la Ferrovia Porrettana rappresenta un mezzo “slow”, alternativo all’alta velocità, di collegamento fra Bologna e Firenze che consente di scoprire e apprezzare un territorio intatto, ricco di beni culturali e paesaggistici ed importanti risorse turistiche. La linea Porrettana è quindi una linea Ferroviaria che può essere passibile di rilancio, non solo per l’uso da parte dei pendolari ma anche come asse di collegamento per la fruizione turistica dei territori che collega e attraversa e presenta tutte le caratteristiche per diventare un vero prodotto turistico;
La Ferrovia Porrettana si interseca e si può ben integrare, confermando e potenziando la possibilità di trasportare le bici sui treni, con l’itinerario turistico ciclabile denominato “Ciclovia del Sole”, nel tratto Firenze-Verona, percorso prioritario per il quale è stato previsto il finanziamento nella Legge di stabilità per il 2016 di 91 ml di euro complessivi - per gli anni 2016, 2017 e 2018 - per interventi finalizzati allo sviluppo della mobilità ciclistica ed in particolare per la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche;
L'intenzione è quindi far conoscere meglio le bellezze naturalistiche della montagna tra Pistoia e Bologna anche usando, per specifiche iniziative, un treno storico. Il progetto "Ferrovia transappenninica", ed i firmatari si impegnano a redigere, entro un anno, un piano dettagliato e condiviso per il rilancio dell'Appennino tosco-emiliano-romagnolo che coinvolga tutti i territori della Porrettana.
Tra gli impegni c'è il sostegno, anche attraverso i diversi Gruppi di azione locale (Gal), a forme di sviluppo dell'occupazione e delle attività produttive. Inoltre le due Regioni si impegnano ad attivarsi con i gestori del servizio ferroviario e della rete per il mantenimento in efficienza della linea, con particolare riferimento all'utilizzo turistico-cicloturistico-escursionistico. La transappenninica si inserisce all'interno del Piano strategico del turismo del Ministero dei Beni per lo sviluppo di progetti per la mobilità a fini turistici (ciclovie nazionali, cammini, servizi ferroviari turistici, mobilità slow).
Il protocollo, dunque, può dare spazio alla cosiddetta "mobilità slow", alternativa all'alta velocità, per favorire la conoscenza di un territorio ad alto interesse naturale e culturale.