Protocollo d'Intesa tra la Città metropolitana di Bologna e il Comune di Prato

La Città metropolitana di Bologna e il Comune di Prato hanno rinnovato, l’11 dicembre 2020, il protocollo triennale con la finalità di promuovere lo sviluppo e il rilancio dell'Appennino, ritenuto ambito unitario in quanto porta di accesso ai due sistemi territoriali.

Il protocollo specifica gli obiettivi comuni generali:

  • al contrasto allo spopolamento, attraendo nuovi cittadini, soprattutto giovani;
  • al sostegno alle imprese esistenti, duramente provate dall’attuale pandemia,
  • a favorire l’insediamento di imprese innovative.


Il rilancio dell'Appennino avverrà attraverso progetti integrati di ricerca applicata, da sviluppare prevalentemente nel Centro ricerche Enea del Brasimone, e di valorizzazione e rigenerazione ambientale, culturale, turistica e produttiva. Il protocollo declina poi gli obiettivi in alcuni ambiti prioritari di intervento, tra cui la promozione territoriale e un sistema intermodale ed ecosostenibile della mobilità.

Lo strumento operativo del protocollo sarà il Tavolo Prato-Bologna, composto dai soggetti che operano sul territorio in sinergia con azioni di promozione e valorizzazione a partire dai Comuni e soggetti interessati dal passaggio della Via della Lana e della Seta, sottoscrittori della Convenzione triennale per gestione condivisa dell’itinerario (Unioni dei Comuni dell’Appennino bolognese e della Val Bisenzio, Comuni di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno) e di cui saranno invitati permanenti i rappresentanti delle due Regioni nonché dei due enti di promozione turistica regionale (Toscana Promozione e APT Servizi).


Promozione territoriale

Oltre al consolidamento della Via della Lana e della Seta, diventato un prodotto turistico efficace, il nuovo protocollo individua la creazione di nuovi prodotti turistici e la promozione e la valorizzazione dei prodotti enogastronomici e artigianali di filiera locale ed ecosostenibile, anche nell'ottica di crescita del tessuto imprenditoriale del territorio. La Via della Lana e della Seta, percorso censito nell’atlante nazionale dei cammini, tocca i Comuni di: Bologna, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Marzabotto, Grizzana Morandi, Camugnano, Castiglione dei Pepoli, Vernio, Vaiano, Cantagallo, Prato.

Con riferimento alle Linee di indirizzo pluriennali di Destinazione turistica si punterà operativamente sulla qualità dell’accoglienza e dell’offerta come elementi chiave. In quest'ottica il prodotto Outdoor Active/Slow, ovvero l'integrazione tra Cammini e Ciclovie, viene indicato come fondante e inclusivo di attività slow (trekking, bici, etc) e di valori esperienziali, ambientali e culturali. Particolare rilievo viene dato infatti alla intermodalità dei trasporti, considerato il Piano Strategico del Turismo del MIBACT che individua progetti strategici per la mobilità ai fini turistici (ciclovie nazionali, cammini, servizi ferroviari turistici, mobilità slow) nelle destinazioni turistiche, anche in ottica di sostenibilità.


Mobilità

La progettazione dovrà indirizzarsi verso una mobilità sostenibile interna alle aree appenniniche e tra queste e le due città, secondo logiche di intermodalità e flessibilità e lo sviluppo delle relazioni e dei sistemi di mobilità ecosostenibili tra territori. Le indicazioni del tavolo in materia di mobilità hanno favorito l’inserimento nel PUMS della Città metropolitana di Bologna dello studio di fattibilità di una nuova stazione ferroviaria nel territorio del Comune di Castiglione dei Pepoli, e lo studio di fattibilità della ciclovia Sasso Marconi - Castiglione dei Pepoli. L’attività del Tavolo di lavoro è inoltre finalizzata, di concerto con le due Regioni, a definire i possibili efficientamenti della linea Direttissima e a ridurre l’impatto sulle comunità locali dei disagi causati dai lavori di adeguamento e ammodernamento della linea, sia per il trasporto merci sia per quello dei passeggeri.

 
Approfondimenti