Protocollo Appennino

L'Appennino bolognese, situato a breve distanza dal capoluogo, costituisce un’importante risorsa turistica, considerate le peculiari eccellenze storiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche, legate all’identità e alle vicende delle sue vallate e dell’intero territorio metropolitano.

Per promuoverlo attraverso una strategia unitaria, nel quadro del posizionamento del brand turistico del “Sistema Bologna”, Città metropolitana, Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, e le 5 forme associative in cui si articolava all’epoca il territorio dell'Appennino a seguito del riordino istituzionale (Unione Appennino Bolognese, Unione Alto Reno, Unione dei Comuni Savena Idice, Unione dei Comuni Valli del Reno, del Lavino e del Samoggia, Nuovo Circondario Imolese) hanno sottoscritto un Protocollo di intenti che è stato siglato il 12 aprile 2015 durante l'evento pubblico “Destinazione Appennino” all'Arena del Sole di Bologna.

Nel Protocollo, i firmatari "condividono che il turismo rappresenta un importante ambito di sviluppo economico per il territorio metropolitano; sono consapevoli che I mercati globali richiedono sempre più offerte e opportunità di ambiti territoriali estesi e complessi, anche al di là dei confini geografici ed amministrativi; convengono che le politiche di promozione turistica dei territori sono vincenti se consolidano e mettono a sistema una strategia unitaria."

Pertanto, l'accordo si pone l'obiettivo di "aumentare la visibilità e la attrattività dell'Appenino, incrementando i flussi turistici; favorire soggiorni sul territorio bolognese di maggior durata, aiutando il turismo a destinazione urbana a conoscere la qualità e le eccellenze del territorio che circonda la città; potenziare il posizionamento del brand turistico del Sistema Bologna attraverso la promozione congiunta dell'intero territorio".
 
"Come elementi qualificanti della promozione dell'Appennino bolognese" vengono riconosciuti i temi: "turismo della memoria e della pace, terme e benessere, turismo archeologico, turismo del gusto, la neve ed il turismo sportivo, itinerari e percorsi, giacimenti culturali, vie delle acque."
 
Viene inoltre riconosciuto "rilevante definire azioni di promozione congiunta con il territorio toscano attraverso accordi di cooperazione istituzionale, anche nel quadro del dialogo in corso tra le due Città metropolitane" così come "il valore ed il contributo del sistema dell'imprenditoria privata, dell'associazionismo, delle strutture di servizio, per la realizzazione di efficaci politiche di valorizzazione e promozione. "

Per l'attuazione della strategia di promozione congiunta dell'Appennino bolognese come destinazione turistica, "le parti individuano come strumento operativo il Tavolo dell'Appennino", di cui insieme agli Enti firmatari del protocollo fanno parte Ascom, Cna, Confesercenti, Appennino Slow, Progetto Vivi Appennino, Bologna Welcome, Stai, UNPLI Comitato provinciale di Bologna “Unione Pro Loco”, Strada dei vini e dei sapori Castelli e Ciliegi–Info Sasso, Strada dei vini e dei sapori Appennino Bolognese - Montagnamica, Ente di gestione dei Parchi e delle biodiversità Emilia orientale. Partecipa inoltre ai lavori del Tavolo APT servizi, per favorire sinergie ed integrazioni al programma promozionale annuale di APT, in collaborazione con quello dell’Unione Appennino Verde.

"Obiettivo del Tavolo è la realizzazione di azioni congiunte, tese a favorire la promozione e valorizzazione del territorio secondo uno sviluppo sostenibile, attraverso attività culturali, di educazione e di sensibilizzazione ambientale, ricreative, del tempo libero e nell’ambito del benessere. Le attività saranno realizzate con l’attivo coinvolgimento degli Enti territoriali, di tutte le realtà facenti parte del tavolo, delle Associazioni culturali e sportive, degli operatori locali e delle Associazioni di volontariato."

 

 
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