Nel centro di Tolè, sull’Appennino bolognese, è apparsa una panchina rossa, che sarà inaugurata ufficialmente sabato 11 luglio alle 18. A volerla è stata l’associazione Fontechiara e l’amministrazione comunale di Vergato, mentre a renderla unica c’è il gusto artistico della pittrice Nadia Cristoni che l’ha decorata, oltre a riportare la frase di Isamov “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”.
Non si tratta di una citazione casuale, visto che la panchina serve a richiamare l’attenzione sul drammatico tema della violenza contro le donne e del femminicidio, come spiega il sindaco Giuseppe Argentieri «Siamo molto contenti di questa panchina e di ciò che rappresenta, perché il contrasto alla violenza contro le donne è un tema che sta molto a cuore alla nostra amministrazione. La panchina è un simbolo che sta a ricordare l’importanza di denunciare questi comportamenti, visto che spesso si tratta di reati silenziosi, commessi tra le mure domestiche, magari vicini a noi ma difficili da vedere».
Va sottolineato in merito che a Vergato da tempo è attivo uno sportello contro la violenza sulle donne gestito dall’associazione MondoDonna e aperto il secondo e quarto lunedì di ogni mese dalle 9,30 alle 13,30 in municipio. Anchei servizi sociali dell’Unione dell’Appennino e la polizia locale sono in prima linea su questo tema. Alla inaugurazione sarà infatti presente Barbara Niccoli, responsabile del servizio sociale professionale dell’Unione, e la comandante della polizia locale di Vergato Elena Corsini.
Oltre tutto i volontari dell’associazione Fontechiara di Tolè, con l’aiuto di alcuni artisti tra cui appunto Nadia Cristoni e Loredano Sammartino si sono messi al lavoro per restaurare alcune delle oltre cento opere tra murales, bassorilievi, quadri e sculture che arricchiscono il centro del paese. In effetti molte opere sono esposte all’aria aperta da più di vent’anni e i segni del tempo cominciano a farsi sentire.
Grazie alla collaborazione con la il Comune, la proloco e la polisportiva locale, inoltre, tutto l’arredo urbano è stato restaurato con i volontari che hanno dipinto e sistemato panchine e lampioni.
Fonte: Ufficio stampa Unione Comuni Appennino Bolognese
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