Un ampliamento di oltre 800 metri quadrati, per un investimento complessivo di 3milioni di euro, con una nuova palazzina dedicata agli ambulatori, pronta in 24 mesi, che ospiterà anche la Casa della salute.
Cresce e si rafforza l’ospedale “Don G. Dossetti” di Bazzano, scelto- in fase acuta di pandemia -per ospitare e curare pazienti con patologie nonCovid, e che diventerà anche Ospedale di Comunità (Osco), struttura “intermedia” tra l’assistenza domiciliare e l’ospedale. Non solo: tra i suoi obiettivi futuri, c’è il potenziamento dell’attività delle sale operatorie e la creazione di una nuova area di Endoscopia Digestiva.
Intanto, dal primo giugno, il complesso ha riaperto l’attività del Pronto soccorso, temporaneamente sospesa lo scorso 2 aprile. Il riavvio, per garantire la massima sicurezza dei servizi offerti in questa fase della pandemia, è stato affiancato da una rinnovata organizzazione degli spazi, tra lavori già terminati ed altri in corso.
“L’ospedale di Bazzano avrà un ruolo sempre più importante nell’ambito del territorio metropolitano di Bologna, grazie a una vera e propria trasformazione di cui già adesso vediamo concretamente il segno- ha commentato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, oggi in visita al cantiere del Pronto soccorso-. Parliamo di nuove aree, spazi più ampi e confortevoli, una nuova Casa della salute, apparecchiature all’avanguardia e un’assistenza sempre più vicina ai cittadini, che permetterà di fare dell’ospedale di Bazzano anche un Ospedale di comunità. Come Regione- ha aggiunto Donini-abbiamo investito, e lo faremo anche in futuro, risorse straordinarie in strutture, tecnologia e personale, per garantire una sanità ad altissimo livello capace anche di rispondere alle nuove esigenze di assistenza e cura dei cittadini. La nostra sanità, come anche la tragica esperienza sanitaria ci ha dimostrato, non solo è stata capace di reggere l’onda d’urto, ma non ha mai smesso di guardare avanti”.
Pronto soccorso e Radiologia: spazi rinnovati e nuovi strumenti diagnostici
Oltre ad ampliare l’area di attesa (con termine lavori previsto a metà settembre), nel Pronto soccorso è stata allestita un’apposita area dove ospitare, per gli accertamenti necessari, i pazienti che accedono con sintomi compatibili a Covid-19. L’area, accuratamente delimitata, è costituita da uno spazio di attesa e da 4 stanze dotate di requisiti di sicurezza avanzati; vi si accede attraverso un percorso dedicato. Ulteriori lavori, la cui conclusione è prevista entro fine luglio, consentiranno di creare un tunnel esterno direttamente all’ambiente di isolamento.
Sono previsti, inoltre, l’acquisto di una nuova macchina per la Tomografia Computerizzata (Tac) a 64 strati, la realizzazione di una nuova sala esami e della relativa sala comandi, e di una nuova sala radiologica digitale.
Una nuova palazzina per gli ambulatori e la Casa della salute
Nell’area dell’ospedale sarà realizzata la nuova palazzina, dedicata agli ambulatori e alla nuova Casa della Salute: 836 metri quadrati che amplieranno gli spazi attuali, ne miglioreranno accessi e percorsi, a tutto vantaggio della sicurezza sanitaria, anche grazie ai più avanzati impianti di climatizzazione e ricambio d’aria. La nuova Casa della salute, inoltre, sarà in grado di accogliere, con spazi e strutture adeguate, i medici di medicina generale e l’ambulatorio delle cure palliative, mantenendo e potenziando le attività infermieristiche per pazienti fragili e con malattie croniche.
L’Ospedale di Comunità
Quello di Bazzano sarà anche Ospedale di Comunità: nel territorio distrettuale Lavino-Samoggia è prevista infatti l’attivazione dell’Osco che, nell’ambito del disegno regionale di integrazione e interazione funzionale tra le strutture territoriali e le strutture ospedaliere, rappresenta un tassello fondamentale nella risposta ai bisogni di assistenza dei cittadini e nel consolidamento della Rete delle Cure Intermedie.
La chirurgia: potenziamento delle sale operatorie
Tra gli obiettivi futuri c’è l’ampliamento dell’attività offerta dalla Chirurgia Generale dell’ospedale, con la garanzia di un più alto numero di interventi di media e bassa complessità, grazie anche al potenziamento delle sale operatorie. Tutto ciò rientra in un progetto di riorganizzazione dell’attività chirurgica in area metropolitana, che rafforza il ruolo dell’Ospedale “G. Dossetti”.
Endoscopia Digestiva: nuovi ambulatori chirurgici e modelli avanzati di assistenza
In programma c’è anche la riqualificazione degli spazi delle ex sale operatorie, con la realizzazione di una nuova area di Endoscopia Digestiva, in linea con gli standard già avanzati in termini di sicurezza e tecnologie. La ristrutturazione porterà anche nuovi ambulatori chirurgici dedicati e una nuova saletta chirurgica, per garantire tutte le attività di Chirurgia Ambulatoriale. Tra le novità che accompagnano lo sviluppo dell’Endoscopia Gastroenterologica a Bazzano c’è anche l’introduzione di modelli avanzati di continuità assistenziale tra ospedale e territorio:anche in quest’area, infatti, verrà attivato il progetto “Gastropack”, già presente in alcune realtà dell’area metropolitana, caratterizzato dalla continuità di cura pianificata e garantita dalla relazione continua tra medico di medicina generale e specialista dell’ospedale, e da tecniche e metodiche endoscopiche avanzate.
Nuovi spazi per l’area di Degenza
Il potenziamento della Chirurgia Generale si accompagnerà a una nuova definizione dell’area di Degenza, con spazi dedicati alla Degenza chirurgica e alla Degenza Medica.
L’investimento economico
L’ampliamento totale dell’ospedale sarà di 836 metri quadrati, per un investimento complessivo di quasi 3 milioni di euro.
In particolare, 440mila euro previsti per la riqualificazione delle vecchie sale operatorie, il nuovo allestimento dell'endoscopia, la ridefinizione degli spazi per il punto raccolta sangue e l’attivazione dell’Ospedale di comunità sono stati già inseriti nel bilancio aziendale, mentre le rimanenti risorse (1milione 990 mila euro e 450 mila per la ristrutturazione del Pronto soccorso) sono stati richiesti come finanziamento regionale, con conclusione complessiva dei lavori prevista in meno di 24 mesi dall’approvazione del finanziamento.
Fonte: Agenzia di informazione e comunicazione Regione Emilia-Romagna
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