Biblioteche, luoghi per i giovani e centri per anziani, aree polivalenti e sportive. Ma anche per attività culturali, sociali e assistenziali, oltre che strutture turistiche. Nuovi spazi a disposizione della collettività e delle comunità locali, in cui ospitare nuovi servizi laddove prima sorgevano ex scuole, vecchie sedi comunali, depositi o magazzini: edifici pubblici, spesso parte importante dell’identità di un luogo, ma da tempo dismessi o non più in uso. Che ora rinascono a nuova vita senza ulteriore consumo di suolo.
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato quasi 8 milioni di euro per cofinanziare interventi in 16 comuni dell’area metropolitana bolognese, nell’ambito del bando sui progetti di riqualificazione urbana. La priorità è stata data ai Comuni con meno di 60 mila abitanti, a quelli montani e delle aree interne e a quelli che ancora non hanno ricevuto finanziamenti. E alle opere dal forte impatto ambientale. Nuovi spazi di comunità, nuovi servizi e funzioni grazie al recupero di edifici pubblici dismessi che rinascono a nuova vita.
Grazie al cofinanziamento degli Enti locali sul territorio metropolitano si genereranno in totale investimenti per oltre 15,8 milioni di euro.
Gli interventi riguardano in particolare i Comuni di:
• Bentivoglio: rigenerazione porzione municipio in disuso e area esterna per la costituzione dell’Osservatorio sociale distrettuale.
• Castel di Casio: rigenerazione di unità immobiliari dismesse per la creazione di un Centro socioculturale e ambulatoriale, con servizi di prossimità.
• Castel Guelfo: rigenerazione con riqualificazione architettonica e funzionale dell’immobile denominato “Ex Cantine Fabbri”.
• Castenaso: progetto “Una Casa Senza Barriere”, per la riqualificazione di Casa Tosarelli a Villanova.
• Crevalcore: progetto “Rigenera Palata”, un nuovo spazio di comunità a Palata Pepoli, con un centro civico e una piazza-giardino.
• Marzabotto: rigenerazione socioculturale con rifunzionalizzazione di spazi comunali in teatro-sala proiezioni, emporio solidale e rigenerazione urbana, ambientale.
• Medicina: Il Carmine, laboratorio culturale urbano.
• Minerbio: progetto “Sinfonia”, per il riuso e rigenerazione urbana delle ex scuole di tintoria.
• Monghidoro: secondo stralcio della ristrutturazione con miglioramento sismico dell’edificio adibito a centro sociale culturale denominato “Il Faro”, diventerà uno spazio polifunzionale e un centro di aggregazione per l’intera comunità, e ospiterà tra l’altro un museo della musica legato a Gianni Morandi.
• Monzuno: progetto “Uno spazio al Centro per le valli Setta e Sambro”.
• Pieve di Cento: progetto “Stazione giovani: in partenza per le rigenerazioni”.
• San Benedetto Val di Sambro: rigenerazione urbana di Palazzo Ranuzzi de Bianchi per la realizzazione di un polo territoriale di servizi alle persone e alla comunità.
• San Giovanni in Persiceto: progetto “Prossima fermata: ri-generazione”. Intervento di recupero e rifunzionalizzazione del fabbricato “Ex Caserma dei Carabinieri”.
• San Lazzaro di Savena: progetto “Rigenerare la terra per rigenerare le città: La Fattoria del dono”, prima fase del recupero del complesso rurale via Scuole del Farneto.
• Sasso Marconi: riqualificazione e recupero dell’ex-scuola di Pontecchio Marconi: Bed&Bike “La Scuola” – rigenerazione sulla Via della Lana e della Seta.
• Vergato: progetto “Gotica 64”, nuovo centro socio-culturale da adibire a museo della linea gotica, spazio pubblico polivalente per giovani e nuovo parco urbano.