L’anno scolastico 2022/2023 per gli alunni di San Benedetto Val di Sambro inizia con una importante novità. A settembre, infatti, si aprirà un nuovo asilo nell’ex scuola di infanzia di Montefredente e sarà gestito dall’Associazione culturale “Il Fienile nel Bosco”. Questo un risultato storico per il Comune, che non ha mai avuto sul proprio territorio un servizio destinato alla prima infanzia e che invece ora potrebbe diventare realtà. Condizione importante è che si raggiunga il numero minimo di iscrizioni necessario per dare avvio al servizio. Per iniziare in modo organizzato e sostenibile si partirà con la formula del piccolo gruppo educativo, aperto a scelta delle famiglie sia part-time che full-time, 5 giorni alla settimana per 11 mesi, e che si rivolge a bambini di età compresa tra i dodici mesi e i tre anni.
Il nuovo servizio è pronto a partire, dopo l’approvazione dell’accordo di collaborazione con l’Associazione Culturale “Il Fienile nel Bosco” da parte della Giunta Comunale con propria Deliberazione n. 42 del 12 maggio scorso, che delinea obiettivi e finalità del progetto.
A gestire per i prossimi tre anni la struttura sarà infatti l’Associazione che nasce nel giugno 2019 da un gruppo di genitori del comune con lo scopo di promuovere la cultura e la pratica dell’educazione all’aria aperta, convinti delle grandi potenzialità che questo territorio è in grado di offrire. Non si tratterà della semplice riproposizione di un servizio standard, bensì di un vero e proprio progetto pedagogico innovativo che fa riferimento alla “pedagogia viva”, agli studi sulle neuroscienze, all’educazione emozionale e ai principi dell’educazione all’aria aperta, condotto dalle educatrici Irene Santi e Liviana Corradetti che hanno seguito corsi di formazione specifici. Il progetto del servizio si basa sul mondo delle esperienze della bambina e del bambino, grazie alla sperimentazione in prima persona di ciò che accade intorno a loro, sviluppando familiarità con l’ambiente, facendo assumere alla natura una connotazione di normalità. Molta attenzione sarà, infine, prestata alla scelta dei materiali usati, di recupero e naturali che fanno parte del mondo che ci circonda, evitando il più possibile il “pre-confezionato” per stimolare, appunto, fantasia e immaginazione.
Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro, ha dichiarato: “Sono davvero molto contento. Perché apre un nuovo servizio, perché apre un nuovo servizio a favore delle famiglie e sappiamo quanto questo sia necessario per la tenuta delle nostre comunità, perché apre un servizio educativo rivolto ai bambini che storicamente non è mai esistito nel nostro comune. E sono contento anche del fatto che avrà caratteristiche del tutto innovative, caratteristica questa che può essere agevolmente attuata proprio in territori appenninici e che, come tale, deve costituire un plus-valore rispetto a situazioni che in altri contesti non è possibile trovare né riprodurre. Era un risultato a cui aspiravamo fin dal primo anno di mandato, per questo ringrazio gli uffici comunali per averci accompagnato a raggiungerlo compiendo un grande sforzo, lavorando con determinazione e professionalità, coordinandosi anche con gli uffici dell’Unione dei Comuni. Ora l’ultimo scoglio è rappresentato dalla necessità di raggiungere il numero di iscritti necessario per partire: per questo e per presentare il servizio si attiveranno nelle prossime settimane una serie di incontri, laboratori ed open-day rivolti alle famiglie”.
Davide Bernardoni, Consigliere comunale delegato alla Scuola, ha spiegato: “Sono convinto che questo nuovo servizio, anche grazie ad un innovativo metodo educativo, valorizzi non solo il nostro lavoro, ma anche e soprattutto il futuro dei nostri bambini e del nostro Comune, garantendo la non sempre facile convergenza tra gli obiettivi e le risorse pubbliche, in questo caso raggiunto anche grazie alla valida proposta progettuale che è pervenuta, una proposta educativa che sicuramente valorizza il nostro territorio. Ora speriamo che arrivino abbastanza iscrizioni in modo da poter partire a settembre”.
Fonte: Ufficio stampa Unione Appennino Bolognese
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