Accessibilità del territorio (fisica e digitale), rilancio del Centro ENEA del Brasimone, turismo sostenibile, valorizzazione del commercio di vicinato, transizione verso l’economia circolare, insediamento di nuove aziende produttive e nuove opportunità lavorative in montagna.
Sono queste le azioni per la ripartenza, proposte dalla Città metropolitana e condivise con i Sindaci e i rappresentanti delle organizzazioni economiche e sociali, nel primo incontro del Focus Appennino metropolitano dopo l’emergenza sanitaria. Alla riunione (in videoconferenza) promossa dal Consigliere delegato alle Politiche per l'Appennino bolognese Massimo Gnudi ha partecipato anche l'Assessore regionale alla Montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità, Barbara Lori.
Obiettivo dell’appuntamento era definire un programma di azioni per il periodo 2020-2021 del mandato amministrativo della Città metropolitana, condivise con i Comuni e i rappresentanti delle categorie economiche e sociali e coerenti con le azioni previste nel Programma di Mandato della Giunta Regionale, con particolare attenzione al tema delle risorse finanziarie che sono state e che verranno attivate per il territorio montano.
Tutto ciò a partire dalla considerazione che la crisi sociale ed economica causata dall’emergenza sanitaria richiederà l’adozione di politiche innovative che siano in grado rispondere ai nuovi bisogni emersi e che gli effetti negativi saranno più incisivi in quei territori che già mostravano marginalità dal punto di vista economico, sociale e demografico.
Le azioni proposte dalla Città metropolitana e condivise dai Sindaci e dai rappresentanti delle organizzazioni economiche e sociali riguardano:
Le misure regionali previste nel Programma di mandato della Giunta regionale prevedono inoltre:
Il Consigliere delegato Massimo Gnudi nel concludere l’incontro ha evidenziato le finalità di intenti esistenti tra la programmazione regionale e le azioni che la Città metropolitana e i Comuni montani del nostro territorio vogliono portare avanti ed ha avanzato la candidatura per la sperimentazione di uno “sportello sviluppo metropolitano” per il territorio montano.
Ha inoltre individuato tre passaggi chiave per lo sviluppo del territorio dell’Appennino rappresentati: dall’approvazione del Piano Territoriale Metropolitano, dalla sottoscrizione del nuovo Patto metropolitano per lo sviluppo sostenibile e dall’approvazione dei Piani d’Azione della Destinazione turistica metropolitana.
Il Focus sull’Appennino metropolitano, previsto dal Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico e sociale, è stato promosso a partire dal 2016 dalla Città metropolitana ed è partecipato da Comuni, Unioni di Comuni, Regione Emilia-Romagna, CCIAA, GAL Appennino bolognese, associazioni di impresa e organizzazioni sindacali. È il luogo di condivisione delle strategie del territorio metropolitano per l‘Appennino nel quadro delle strategie regionali e in coerenza con le Linee di mandato della Città metropolitana.