La Città metropolitana ha selezionato i progetti che verranno finanziati dai 157 milioni di euro di fondi PNRR assegnati al territorio bolognese e costituiranno un’unica proposta di “Piano Integrato” che la Città metropolitana invierà al Ministero dell’Interno entro il 22 marzo, il quale 30 giorni dopo assegnerà le risorse direttamente ai Soggetti Attuatori degli interventi. Come previsto per tutti gli interventi finanziati dal PNRR, la conclusione dei lavori è prevista per marzo 2026.
Il percorso della Città metropolitana di Bologna
La Città metropolitana di Bologna ha richiesto ai Comuni e alle Unioni di Comuni di candidare le loro progettualità, attinenti alle finalità della Linea di investimento, assicurandone inoltre la rispondenza con i tre macro-obiettivi individuati dal Sindaco metropolitano, ovvero la transizione ecologica e il contrasto al cambiamento climatico, la riduzione delle disuguaglianze e delle fragilità e la valorizzazione e lo sviluppo del sistema della conoscenza e della ricerca, obiettivo al quale era stato dato particolare valore. I progetti dovevano, inoltre, assicurare un ampio rilievo metropolitano.
Tra le 67 proposte progettuali ricevute, 4 proposte sono state selezionate per il finanziamento, relative a interventi con una dimensione territoriale di rilievo metropolitano o sovracomunale e attuativi delle politiche e delle strategie contenute negli strumenti di programmazione e pianificazione metropolitana (Piano Strategico Metropolitano, Piano Territoriale Metropolitano, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).
I PROGETTI SELEZIONATI
1. Rigenerare con la conoscenza la Grande Bologna (Comune di Bologna), 106,6 milioni di euro così suddivisi:
- Area del “Ravone”: 49,6 milioni
- Polo della Memoria Democratica (Stazione 2 agosto 1980 e Bolognina): 30 milioni
- Dopolavoro ferroviario: 12 milioni
- Via della Conoscenza: 10 milioni
- Nuovo museo del bambino al Pilastro: 5 milioni
2. Il Futuro dell'Osservanza – Polo della Conoscenza, Scienza e Ricerca (Nuovo Circondario Imolese): 15,279 milioni di euro
3. Centro di ricerca ENEA Brasimone: per una maggiore attrattività dell'Appennino (Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese), 11 milioni di euro
- Interventi di miglioramento dell’accessibilità al sito e alla riqualificazione di alcuni edifici del complesso: 7 milioni
- Intervento di rifunzionalizzazione della stazione ferroviaria del Centro di Mobilità di San Benedetto Val di Sambro, come punto di accesso al polo ENEA: 4 milioni
4. Rigenerazione dell’area industriale dismessa Ex-Cartiera Burgo di Marzabotto (Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese), 8,725 milioni di euro
Il 10% delle risorse totali, pari a 15.733.700 euro, sarà destinato al finanziamento di interventi immateriali di promozione di attività sociali, culturali ed economiche e/o di attività di innesco e accompagnamento quali processi partecipativi, di comunicazione, da ripartire proporzionalmente tra i soggetti attuatori delle proposte.
“Con questa proposta nasce l'idea della 'Rete metropolitana per la Conoscenza' – spiega il sindaco metropolitano Matteo Lepore – un progetto unico a livello metropolitano che individua quattro poli fondamentali da candidare al bando PNRR del Piano Integrato. Grazie a queste risorse Bologna farà un salto di livello nazionale ed europeo. È questo il momento di fare scelte importanti. Scegliamo la conoscenza e la ricerca come fattori chiave per rendere il nostro territorio attrattivo e un asset di livello internazionale. Se passerà la nostra proposta siamo pronti a condividere un Patto per la Grande Bologna con tutte le forze economiche e sociali, la Regione, l'Università e i centri di ricerca”.
Cosa sono i Piani integrati
Con il Decreto legge n.152 del 6 novembre 2021, convertito in legge con D.n.233 del 29 dicembre 2021, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono state assegnate alle Città metropolitane le risorse per l’attuazione della linea progettuale «Piani Integrati - M5C2 - Investimento 2.2», per un ammontare complessivo pari a 2.493,79 milioni di euro per il periodo 2022-2026, di cui 157,34 milioni di euro alla Città metropolitana di Bologna. Tali risorse sono destinate alla realizzazione di progetti volti a favorire una maggiore inclusione sociale riducendo l’emarginazione e le situazioni di vulnerabilità, promuovendo la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche.