Un bando di concorso "ad hoc" per il pronto soccorso di Vergato. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon, nel corso della riunione del Comitato di Distretto che si è svolta lunedì pomeriggio nel comune dell’Appennino bolognese alla presenza della direttrice Sandra Mondini, del presidente del Comitato di Distretto, Alessandro Santoni, dei sindaci dell’Appennino bolognese e di rappresentanti dei servizi sociosanitari del territorio.
Con il bando, già approvato dall’Ausl e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, l’Azienda Sanitaria intende trovare personale medico e specializzato da impiegare su Vergato, individuata come sede di prestazione lavorativa. Allo stesso tempo sono state messe in piedi da parte della Ausl di Bologna altre azioni quali il coinvolgimento dei medici specializzandi dell’ospedale Policlinico Sant’Orsola e l’incentivazione economica per i medici che decidessero di prestare servizio in Appennino.
Nel corso della riunione è stato fatto anche il punto sullo stato di attuazione del Progetto di “Riordino dell’Assistenza territoriale ed Ospedaliera nel Distretto dell’Appennino Bolognese”, che compie proprio in questi giorni 4 anni e, di conseguenza, sulla situazione dei servizi in Appennino.
Diversi gli argomenti trattati alla luce di quanto contenuto in quel documento: dagli ospedali all’assistenza territoriale, dalle Case della Salute alla preoccupante situazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, anche e soprattutto in ottica futura.
Sicuramente nella prossima seduta del comitato, verranno forniti gli aggiornamenti sulla evoluzione sia del bando che del coinvolgimento dei medici dell’Ospedale Sant’Orsola, ed al contempo ci sarà l’occasione per approfondire le tematiche emerse nella seduta di lunedì pomeriggio, quali ad esempio – ma non solo – la discussione sui progetti strutturali e di servizio relativi all’ospedale di Vergato.
Nell’occasione è stato presentato anche agli amministratori locali il progetto del Punto Nascita di Porretta e con esso il percorso di attuazione alla luce della normativa nazionale vigente.
È stata infine condivisa dagli amministratori la necessità di avviare una fase di valutazione dei risultati derivanti dalle azioni conseguenti al piano di riordino, da sviluppare anche con indagini a campione sui cittadini, nonché mettere in campo una ampia comunicazione rivolta alla popolazione ed alle diverse rappresentanze sociali, mirata ad accrescere sempre di più la conoscenza dei servizi in appennino.
Fonte: Ufficio stampa Unione Appennino Bolognese
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