La biosicurezza delle produzioni, il benessere animale e la tutela dell'ambiente sono alcuni punti trattati nel Protocollo operativo che è stato siglato dalle Unioni dei Comuni dell’Appennino bolognese e Savena-Idice assieme al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL, Coldiretti, CIA ed ARAER Bologna e che interessa alle aziende zootecniche che operano nelle due Unioni della Città metropolitana.
Gli amministratori dei Comuni dell’Appennino da sempre riconoscono la centralità del ruolo degli agricoltori nella economia locale e nella conservazione di ambiente, territorio e paesaggio, consapevoli che la dimensione aziendale che caratterizza maggiormente questi territori è rappresentata da aziende di piccole e talora medie dimensioni, operanti in un quadro di adempimenti normativi e regolamentari pensati e scritti per realtà di grandi dimensioni. Difficoltà questa che si somma purtroppo alla scarsa remunerazione del lavoro e da oggettive problematiche relative al contesto territoriale in cui operano le Aziende agricole.
Per agevolare il loro lavoro le Unioni dei Comuni dell’Appennino Bolognese e Savena – Idice assieme al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL, Coldiretti, CIA ed ARAER Bologna hanno siglato un Protocollo Operativo col quale si avvia una collaborazione istituzionale stabile mirata ad individuare procedure e procedimenti che tengano conto di tali peculiarità, costituendo con loro un gruppo di lavoro coordinato dal presidente del Comitato di Distretto dell’Appennino Bolognese, Alessandro Santoni, e che ha visto il coinvolgimento attivo anche del dott. Giovanni Vecchi, con l’obiettivo di lavorare stabilmente sugli argomenti che interessano le aziende agricole.
Il primo risultato prodotto, è stata la creazione di un manuale operativo di buone pratiche zootecniche, un documento semplificato che contiene tutte le indicazioni per una produzione primaria che rispetti la legislazione vigente, la biosicurezza delle produzioni, il benessere animale e la tutela dell'ambiente, per agevolare il lavoro degli operatori del settore alimentare detentori di bovini, ovi-caprini e suini, che le aziende potranno adottare su base volontaria nella gestione quotidiana, allo scopo di favorire lo sviluppo compatibile con l’ambiente, elevare la quantità e la qualità delle produzioni zootecniche in Appennino, assicurare il benessere animale e di prevenire le sanzioni per non conformità.
Come spiega il Presidente del Distretto e sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni: “È nostro compito lavorare per sostenere ed accompagnare le realtà zootecniche ancora presenti nel nostro Appennino, e con loro più in generale l’intera filiera agricola. Per questo con il protocollo abbiamo voluto gettare le basi per un confronto costruttivo e costante tra le Istituzioni e gli imprenditori agricoli. Fare gli allevatori in montagna è già difficoltoso di per sé, grazie al lavoro ed al dialogo che si è instaurato con le Istituzioni confidiamo di averlo agevolato dal punto di vista burocratico e soprattutto di avere avviato una nuova stagione, poiché l’azienda cresce quando è solida e consolidata. Questo strumento va dunque in quella direzione, rappresentando un’interfaccia fondamentale tra l’imprenditore agricolo e coloro che faranno i controlli, avvicinando allevatori ed istituzioni, un aspetto questo dal grande valore sociale ed economico per tutti. Un modello pratico che ha dimostrato quanto sia importante sviluppare azioni coordinate capaci di abbattere i vecchi compartimenti stagni, favorendo sempre più letture omogenee necessarie per accompagnare le aziende agricole anche soprattutto nel settore zootecnico, individuando procedure e procedimenti che siano in grado di rispondere alle normative vigenti senza far perdere le tipicità caratteristiche dei territori e delle aziende insediate, nel rispetto dei principi di semplificazione, certezza dei tempi ed uniformità applicativa. Mi sia consentito di ringraziare i Sindaci per la fiducia, tutti coloro che hanno partecipato al tavolo e le aziende agricole per il loro appoggio in questo percorso che ci ha portato sin qui, a questo primo risultato che vuole essere un di partenza e non certo un punto di arrivo. Per presentare il protocollo sono stati organizzati due incontri, uno nella valle del Setta l’altro nella valle del Reno, a cui hanno partecipato diverse decine di aziende agricole, segno che il percorso intrapreso sta andando nella giusta direzione”.
Fonte: Ufficio stampa Unione Appennino Bolognese
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