Appennino: La dorsale BUL di Lepida raggiunge anche Gaggio Montano

 

Si è svolta oggi, nella sede delle officine meccaniche Palmieri Spa, l’inaugurazione della rete ultraveloce presso l’area industriale di Gaggio Montano: la più recente delle iniziative promosse da Regione Emilia-Romagna e implementate da Lepida ScpA per il superamento del digital divide e la valorizzazione del tessuto produttivo locale. Si tratta di un’importante opportunità infrastrutturale che permette a 11 aziende del territorio gaggese di navigare in Banda Ultra Larga grazie ad una partnership pubblico-privato.
Oltre a Palmieri SpA, che ha ospitato l’evento inaugurale alla presenza della sindaca Maria Elisabetta Tanari e del direttore generale di Lepida Gianluca Mazzini, sono state coinvolte come partner aziende operanti nel settore metalmeccanico e metallurgico come Silmac Srl, Far Srl, Fratelli Cinotti, Nuova Tamburini e Tre T Srl, Caffitaly System SpA e i giganti di Philips Espresso, nel settore dei macchinari e delle componentistica per caffè. C’è spazio anche per il terziario, con l’allaccio dell’agenzia immobiliare A.zeta e dello studio Augusta Bernardi, oltre alla manifattura della pregiata Filatura Papi Fabio SpA.
Nel caso specifico di Gaggio Montano l’utilizzo di fondi FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale) pari a circa 460.000 euro ha reso possibile realizzare l’infrastruttura in fibra ottica dalla rete Lepida fino al municipio, portando quindi connettività a Banda Ultra Larga alla PA, e da lì all’area industriale. Il modello, basato su una partnership pubblico-privato, prevede che il Comune metta a disposizione tubazioni di proprietà pubblica che permettano la posa di fibre ottiche; Lepida e il Comune provvedono quindi alla fornitura di eventuali infrastrutture e fibre ottiche di loro proprietà o in loro disponibilità ai fini di facilitare la realizzazione dell’infrastruttura. Regione Emilia-Romagna rimane proprietaria della rete di dorsale, finanziata con fondi pubblici.
Le aziende coinvolte finanziano invece la rete di accesso, dal punto di concentrazione al punto di terminazione posto all’interno dell’azienda, e acquisiscono la proprietà della relativa porzione della rete, cedendo contestualmente al Comune, a titolo gratuito, le propria quote sin dall’atto dell’acquisizione.  Il costo complessivo per la realizzazione di questi 13 collegamenti FTTH (di cui Palmieri ha ben 3 sedi) dal municipio alle sedi industriali ammonta a 90.900 euro.
Garantite le componenti tecniche necessarie alla connessione fino a 1Giga, a quel punto una manifestazione di interesse predisposta da Lepida invita gli operatori TLC presenti sul territorio a offrire i propri servizi Internet alle aziende secondo tariffe preventivamente definite da AGCOM. A Gaggio Montano hanno risposto 11 operatori (CesenaNet, Airgrid, Wimore, X-stream, Acantho, Stel, Spadhausen, Altitud, Trenove, Tecnoservizi, NetandWork).
«La vivacità economica di questo territorio» ha commentato la sindaca di Gaggio Montano Elisabetta Tanari «è dimostrata da competenze ed eccellenze diverse: sono molto soddisfatta di questa partnership tra pubblico e privato che consentirà loro di essere ancora più competitive sul mercato».
E il Direttore Generale di Lepida Gianluca Mazzini «Abbiamo realizzato una infrastruttura importante per portare la fibra ottica a Gaggio Montano, immediatamente utilizzabile per le aziende ed a breve per tutti i cittadini, in un percorso dove la montagna deve avere infrastrutture migliori o uguali a quelle della pianura, per un territorio a zero differenze».
A partire dall’indirizzo programmatico Europa 2020 della Comunità Europea, che propone agli Stati membri di rendere disponibile al 100% della popolazione una connessione ad almeno 30Mbps entro il 2020, l’infrastrutturazione delle aree extraurbane a connettività carente prende le mosse, in Regione Emilia-Romagna, dalla legge 14/2014 che permette alle aziende operanti su zone scarsamente servite di partecipare, con un investimento una-tantum, ai costi di scavo e di cablaggio delle dorsali. Le aziende interessate al piano Banda Ultra Larga possono contattare il proprio Comune, che assieme a Lepida procede alla verifica dei requisiti e della fattibilità delle nuove pose.

 

Fonte: Ufficio stampa Unione Comuni Appennino Bolognese
e-mail: ufficiostampa@unioneappennino.bo.it

 

 

Data di pubblicazione: 19-07-2019