Foto di Michele Boschi
Costruire un ecosistema turistico integrato e innovativo tra imprese, pubblica amministrazione, terzo settore, cittadini, enti di formazione, scuole e università. Un ecosistema che possa implementare servizi anche digitali (per l’ospitalità, la mobilità, l’accessibilità), convertire strutture e infrastrutture (sotto il segno della rigenerazione urbana) con un focus ben preciso: il turismo all’aria aperta, sportivo, naturalistico e a basso impatto ambientale. Per trasformare il territorio compreso tra San Benedetto Val di Sambro (Unione Comuni Appennino Bolognese) e Monghidoro (Unione Comuni Savena-Idice) in una vera smart tourist destination, anche grazie all’interoperabilità dei dati con il Tourism Destination Hub del Ministero del Turismo.
E’ l’obiettivo del progetto AppenninOpenAir di cui i comuni di Monghidoro (capofila) e San Benedetto Val di Sambro sono i beneficiari del co-finanziamento a valere sulla Legge 197/22 (Finanziaria 2022). Partner tecnici sono Confcommercio - Ascom e Coldiretti.
AppenninOpenAir è un progetto sperimentale perché mira alla costruzione di un partenariato nel quale le Pubbliche Amministrazioni operano con gli attori privati e gli abitanti del territorio in chiave di
smart tourism destination
. Ha una durata triennale (dal 2023 al 2025) e una dotazione finanziaria di 1.190.000,00 euro circa.
Oltre a rafforzare le PA locali e gli stakeholder - in termini di nuove competenze e capacità – il progetto sostiene l'imprenditorialità diffusa e in rete, per rivitalizzare il tessuto economico e accompagnare la crescita occupazionale (soprattutto donne e giovani). L’obiettivo è quello di contrastare l’esodo demografico e lo spopolamento favorendo la fruizione della montagna durante tutto l’arco dell’anno.
Per raggiungere tali obiettivi sono state contemplate diverse linee di attività - immateriali, materiali e trasversali - fortemente interconnesse.
Attività immateriali
- Percorsi di capacity building rivolti all'ecosistema PA (Comuni, Pro loco, Associazioni del Terzo Settore, Cooperative locali) per gestire il turismo nella transizione verde (resilienza, adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici) e digitale in un mondo che cambia, corsi dedicati alla sicurezza, allo svolgimento di attività outdoor, corsi specializzati per portatori di bisogni speciali; corsi di progettazione e internazionalizzazione per intercettare fondi e finanziamenti a valere su Piani e Programmi nazionali ed europei (Recovery Fund; Fondo Sociale Europeo; Fondo di Coesione; Industrie Creative; Programma per lo Sviluppo Rurale, ecc.).
- Percorsi di community organizing&engagement per rinsaldare la comunità e aumentare il coinvolgimento di tutti gli stakeholder nella co-progettazione di politiche territoriali sul turismo outdoor, sportivo accessibile a tutti e a basso impatto ambientale.
- Una International Summer School nazionale e internazionale sui temi legati al turismo open air dedicata al mondo accademico e della formazione, dell’educazione per creare un “laboratorio vivente” (living lab) tra cittadini, esperti e studenti, imprese locali, PA.
- Rafforzamento dello Sportello/Help desk fisico e digitale, soprattutto per le imprese nel settore turistico (per dispensare informazioni e opportunità anche finanziarie come bandi, avvisi pubblici, progetti europei, per stimolare l’imprenditorialità diffusa e accompagnare le imprese già costituite o da costituire, per formare gli operatori nella sfida della trasformazione digitale supportandoli nell’espansione e nel potenziamento della qualità dei servizi erogati);
-Percorsi di co-creazione di servizi pubblici integrati (es. servizi innovativi e digitali per la gestione dei servizi immobiliari, per la mobilità, ecc.), ed esperienze, attività (nuovi itinerari anche digitali, cammini accessibili e molto altro) tesi alla valorizzazione delle culture e tradizioni locali, fruibili sia dai turisti che dagli abitanti.
Attività materiali
- Rigenerazione di immobili (tra cui il Camping la Martina nel Comune di Monghidoro; la foresteria di Palazzo Ranuzzi nel Comune di San Benedetto Val di Sambro) seguendo le linee guida per l’accessibilità e la sostenibilità. Questi luoghi potranno accogliere con servizi dedicati i turisti che amano le camminate e il trekking, la bicicletta e la natura incontaminata.
Attività trasversali
- un intenso piano di comunicazione che sarà sostenuto da una “redazione diffusa” alla quale partecipano tutti i soggetti (Comuni beneficiari, gruppo di lavoro, enti territoriali, partner tecnici) e un festival dedicato;
- un piano di integrazione con il Tourism Digital Hub del Ministero del Turismo.
A chi si rivolge?
AppenninOpenAir vuole sostenere l’offerta di esperienze inclusive, “su misura”, per attrarre:
- “turisti appassionati”, amanti delle attività outdoor; principalmente italiani (70% dei casi) e in parte stranieri (Spagna, Regno Unito, Germania e Francia, 30%); che viaggiano con mezzi privati (auto o bici) o in affitto, dormono a Bologna indicativamente 2 notti oppure si fermano tra i 3 e i 6 giorni, in compagnia di amici o con il/la partner;
- “visitatori local”, provenienti dall'area metropolitana di Bologna;
- “turisti internazionali che arrivano dall'estero in aereo e/o treno; si fermano almeno 3/4 notti; viaggiano in gruppo, con amici e/o famiglia; amano la natura e i viaggi immersivi; sono appassionati di attività sportive e/o incuriositi dalla vacanza dinamica e attiva.
- "turisti per piacere (classificazione del TDH)", in coppia, con famiglia o in compagnia di amici, senza distinzione di genere o abilità fisiche, generalmente organizzati sulle attività da fare nelle destinazioni e luoghi da esplorare.
Il gruppo di lavoro
Il gruppo di lavoro interdisciplinare che si occupa della realizzazione di AppenninOpenAir è composto da imprese, terzo settore e professionisti come: AppenninoSlow che da oltre 25 anni promuove il turismo outdoor dell’Appennino Tosco-Emiliano; Bologna Montana Bike Area, l’associazione sportiva di riferimento per i bikers; Social Seed, il laboratorio di innovazione per organizzazioni e imprese sociali. Ma anche esperti di comunicazione come Annalisa Bonvicini, graphic designer come Fabio Gamberini, project manager come Marina Kovari. Infine gli immobili saranno progettati da Lado Architetti, Luca Cosmi e Studio Lenzi & Associati.