Visti i tragici eventi dei giorni scorsi, in cui alcuni giovanissimi sono annegati facendo il bagno, la Città metropolitana di Bologna ricorda che tutte le acque superficiali non sono balneabili.
Come ogni anno, il Settore ambiente ha dato comunicazione a tutti i sindaci del territorio, ai quali spettano gli adempimenti previsti dalla normativa vigente (artt. 5 e 15 del DLGS 116/2008), finalizzati alla tutela della salute dei cittadini, come ordinanze di divieto, segnaletica, vigilanza, ecc.
"Perché sussistano i presupposti per la balneabilità - ricorda Lorenzo Minganti, consigliere metropolitano con delega all'Ambiente - occorre la presenza dei dispositivi previsti dalla legge a tutela della sicurezza e della salute dei bagnanti, come controllo periodico delle acque, adeguati accessi, servizio di salvataggio, attività di sorveglianza, ecc."
Non sono balneabili nemmeno le acque degli invasi, generalmente nati per produzione energetica, in cui sono possibili attività cosiddette ricreative come utilizzo di barche e pedalò, pesca, ecc.
“Viste le drammatiche statistiche secondo cui sono soprattutto persone di origine straniera a perdere la vita nelle acque interne – dichiara Minganti – in qualità di consigliere metropolitano è nelle mie intenzioni predisporre al più presto un modello di cartello plurilingue, che i sindaci possano usare come esempio, al fine di prevenire possibili tragedie”.
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